Simeone si rifiuta di fare il pasillo al Real Madrid: “La nostra gente viene prima di tutto”
Il Real Madrid ha vinto il primo trofeo della sua stagione sollevando la Supercoppa Spagnola in Arabia Saudita nella finale emozionante contro il Barcellona. Un Clasico sentitissimo e tirato fino all'ultimo secondo, ma che alla fine ha premiato la squadra di Carlo Ancelotti. E adesso spetta ai rivali dell'Atletico Madrid fare il pasillo de honor, la passerella attraverso la quale sfilano i campioni.
Saranno proprio i colchoneros i primi avversari che affronterà il Real in Coppa del Re, ma al Wanda Metropolitano potrebbe non esserci nessuna accoglienza speciale. Fra le due squadre c'è grande rivalità e in conferenza stampa Simeone ha anticipato che i suoi giocatori non sono propensi a rendere gli omaggi ai rivali cittadini.
Una questione d'onore ma anche di cuore, per rispettare soprattutto i tanti tifosi che saranno presenti sugli spalti. L'allenatore ha spiegato così la volontà di negare la passerella ai Blancos, uno sgarbo motivato però dal rispetto che nutre per tutta la tifoseria.
Nulla di personale, ma semplicemente una questione di rivalità che non verrà messa da parte per rendere omaggio a chi da qualche giorno ha messo in bacheca un'altra Supercoppa. "Penso che l'opinione non cambi rispetto allo scorso anno, ho sempre grande rispetto per l'allenatore e i giocatori come colleghi e professionisti", ha ammesso Simeone, "Ma la nostra gente viene sempre prima di tutto e noi rispettiamo la nostra gente".
Tutto lo stadio non avrebbe digerito volentieri l'immagine dell'Atletico Madrid schierato per consentire il pasillo de honor al Real, uno smacco troppo grande ai rivali con i quali condividono la città. Per questo Ancelotti dovrà accontentarsi di veder entrare in campo la squadra come al solito, come se il viaggi in Arabia Saudita non avesse portato nessun trofeo da aggiungere al già ricco museo del Bernabeu.