Simeone fomentato nel finale di Napoli-Juve: dove gli altri mettono il piede lui va con la testa
Gioca poco, pochissimo, non potrebbe essere altrimenti visto che è la riserva di Romelu Lukaku. Lo vogliono tante squadre, ma Giovanni Simeone, detto il ‘Cholito', da Napoli non si muove. Perché anche se il suo minutaggio è sempre lieve è un intoccabile ed è diventato l'emblema della squadra di Antonio Conte, come si è visto nel finale di partita con la Juventus nel quale l'argentino è stato un leone, ha lottato su ogni pallone, con una grinta e una determinazione fuori dal comune. Una determinazione che è il tratto distintivo di questa squadra, come ha dimostrato pure lo stoico Politano.
Simeone determinante per il Napoli giocando solo 6 minuti
Tolta la prima giornata di campionato (era il 18 agosto, Lukaku non c'era), Simeone solo in un'occasione ha avuto più di mezz'ora a disposizione. Contro l'Atalanta, nel turno precedente, ha giocato sei minuti, contro la Juventus è entrato in campo all'89'. Quindi un minuto a disposizione più cinque di recupero. Caricato a molla, il Cholito ha giocato con una grinta, la ‘garra' all'ennesima potenza, e per quei pochi minuti ha ottenuto applausi scroscianti, quasi quanti quelli dei suoi compagni che non hanno mollato di un centimetro ma per 90 minuti. Quattro duelli in sei minuti, due li ha vinti, ha subito un fallo, ha toccato sei palloni. Numeri incredibili.
Simeone è andato su tutti i palloni a lottare, si è proposto, ha fatto a sportellate, aveva pure tante energie, era fresco, ed ha dato vita a un'azione che non è piaciuta solo al suo allenatore. L'argentino nel recupero avanza, strattonato da un avversario, prova ad andare verso la porta. Cerca di avanzare, ma viene contrastato da due calciatori della Juve che lo ostacolano, perde palla e finisce a terra. Simeone non molla, da terra, si tuffa sul pallone e lo colpisce di testa. Un gesto istintivo che dà l'idea di quanto sia centrato l'argentino, che più che rallentare la transizione juventina, con quel tuffo si è preso un pezzo di vittoria.
L'eroica partita di Politano
Il Napoli visto con la Juventus ha mostrato tutto il suo carattere, il suo e quel del suo allenatore che è riuscito a trasmetterlo ai suoi calciatori. Nel finale di partita oltre al colpo di testa da terra di Simeone ha ricevuto applausi pure Politano. L'esterno partenopeo ha cambiato pelle, gioca, come si dice adesso, a tutta fascia. Uomo assist per Anguissa, ma determinante anche in fase difensiva.
Politano nel finale chiede il cambio, dice a Conte che non ne ha più. L'ultima giocata è clamorosa. Passa da un'area e l'altra, fa una volata, scivola su Kolo Muani, lo contra, poi si rialza e riesce a fermarlo con una scivolata. Poi crolla. Non ne ha più e chiede il cambio. Ed esce tra gli applausi. Entrambi hanno dato fede, così, alle parole di Conte, che alla vigilia di Napoli-Juve aveva detto: "Con i miei vado in guerra".