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Simeone è maniacale, ha un taccuino segreto sui portieri avversari: “So quando e dove calciare”

Il Cholito Simeone ha una media gol pazzesca considerando il numero di reti segnate in rapporto ai minuti giocati col Napoli. L’argentino ha svelato di studiare ogni cosa anche con l’ausilio delle app: “Segno tutto e immagino le situazioni”.
A cura di Maurizio De Santis
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Giovanni Simeone è l'attaccante del Napoli di Spalletti.
Giovanni Simeone è l'attaccante del Napoli di Spalletti.

Diciotto partite, 8 gol. Giovanni Simeone ha giocato finora 534 minuti con la maglia del Napoli, è partito nella formazione iniziale solo per 4 volte (2 in Champions League, 1 in Serie A, 1 in Coppa Italia). S'è fatto bastare lo spazio che Luciano Spalletti gli ha concesso per prendersi tutto quello che poteva. A spizzichi e bocconi ha accumulato una media realizzativa letale: segna ogni 67 minuti. E quando lo fa, esulta (anche) per gol pesanti come contro Milan e Roma (a San Siro e al Maradona) in campionato. In Coppa ne ha fatti 4 su 5 presenze: da quello al Liverpool (il primo in assoluto in una competizione del genere) fino alla doppietta ai Rangers di Glasgow.

Come fa a farsi trovare così pronto? In Inghilterra studiano il fenomeno Napoli e passano in controluce tutti gli elementi della rosa. A cominciare proprio dal ‘cholito lindo' in azzurro. "La vita è così, devi essere pronto per i momenti che hai. E io cerco di esserlo per ogni minuto che mi viene concesso – ha ammesso nell'intervista ai britannici di Sky Sports -. La qualità del tempo è più importante della quantità".

L'argentino ha un taccuino personale sul quale annota gli studi che fa sui portieri avversari.
L'argentino ha un taccuino personale sul quale annota gli studi che fa sui portieri avversari.

A Napoli l'ex attaccante del Verona è arrivato con la formula del prestito con obbligo di riscatto condizionato. Con ogni probabilità il club eserciterà l'opzione e terrà in rosa il calciatore che in prospettiva ha ancora ai margini di miglioramento. Studia dentro e fuori dal campo. Ascolta, osserva, ragiona e annota tutto su un quaderno che gli serve da bussola. Scrive, elabora, impara, mette in atto.

"Studio molto i portieri perché è importante che gli attaccanti conoscano il loro comportamento e i loro movimenti prima di tirare. E così quando sono in campo so quando e dove calciare. Segno tutto su un taccuino".

Non è detto che le cose vadano come prevede, nel calcio ci sono tante variabili che possono fare saltare i conti, ma Simeone si allena mentalmente anche per quelle. Come uno scacchista, prova a leggere il futuro sulle caselle, immagina scenari, mosse e contromosse, cosa può fare in maniera realistica.

L'ex Verona è in azzurro con la formula del prestito con obbligo di riscatto condizionato.
L'ex Verona è in azzurro con la formula del prestito con obbligo di riscatto condizionato.

"Scrivo le mie idee per diversi scenari. E annoto tutto sui portieri ponendomi una domanda: qual è la cosa migliore che posso fare contro di lui? E allora immagino la situazione e il momento", quasi legge il futuro e lo tiene a mente tra le righe del quaderno che tiene con sé.

Non si tratta solo di deduzioni personali ma di dati statistici che servono a tracciare i contorni ‘reali' del quadro d'insieme. Simeone usa la testa, la tecnologia, si tiene aggiornato, consulta e sfrutta le app specifiche. Studia da grande.

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