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L’unico indagato per i buu razzisti a Balotelli non è di Verona ma siciliano, di Agrigento

Siciliano. Residente ad Agrigento. È l’unico indagato per la vicenda degli ululati razzisti nei confronti di Mario Balotelli durante Verona-Brescia giocata al Bentegodi il 3 novembre scorso. Non si tratta di un ultras, non frequenta abitualmente gli stadi. Un tifoso “occasionale”. L’uomo iscritto nel registro della Procura si trovava a Verona – dove in passato aveva vissuto e lavorato – solo per far visita a una coppia di amici ed è stato incastrato da un video girato allo stadio.
A cura di Maurizio De Santis
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Siciliano. Residente ad Agrigento. È l'unico indagato per la vicenda degli ululati razzisti nei confronti di Mario Balotelli. Quei buuu che causarono la reazione rabbiosa dell'attaccante – scagliò il pallone verso la Curva e minacciò di non giocare più – alimentarono polemiche molto forti durante la partita Verona-Brescia. Il 3 novembre scorso l'arbitro sospese per qualche minuto il match ma quanto accaduto in quei minuti finì sotto i riflettori sia per l'atteggiamento dell'Hellas – che inizialmente ridimensionò l'episodio – sia per i provvedimenti presi in un secondo momento contro Luca Castellini, capo ultrà degli scaligeri bandito dal Bentegodi fino al 2020.

Come è stato possibile risalire a lui? La Digos della Questura sarebbe riuscita a identificarne l'identità vagliando con attenzione i video girati all'interno dello stadio. A metterlo nei guai, però, è stato un altro dettaglio che gli inquirenti hanno rilevato acquisendo un ulteriore filmato dalla rete: ovvero, un video registrato da un'amica dell'uomo e poi messo online. L'incrocio delle immagini con l'audio di quella clip avrebbe prodotto – come riportato nell'articolo del quotidiano L'Arena – la diapositiva chiave: il fermo immagine si focalizza sulla fine del settore Poltrone Est. Ed è lì che è stato scovato.

Chi è l'uomo iscritto nel registro degli indagati. Non si tratta di un ultras, non frequenta abitualmente gli stadi. L'uomo indagato per i buuu razzisti a Balotelli era a Verona – dove in passato aveva vissuto e lavorato – solo per far visita a una coppia di amici. Ed è stato capace di mettersi nei guai.

I provvedimenti sospesi con la condizionale. Gli ululati razzisti spinsero il giudice sportivo a chiudere per una partita l'intero Settore Poltrone Est del Bentegodi, quel provvedimento venne sospeso in attesa di un supplemento d’indagine. La Corte sportiva d’Appello Nazionale della Federcalcio ha accolto parzialmente il ricorso presentato dal Verona e disposto la chiusura solo del settore 8 dello stadio ma con sanzione sospesa per un anno con il beneficio della condizionale.

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