Si infittisce il mistero sugli incidenti nella finale di Champions: i video sono stati distrutti
Si infittisce sempre più il mistero su cosa è davvero successo fuori dallo Stade de France di Parigi la sera della finale di Champions League che ha visto il Real Madrid battere il Liverpool e conquistare così la quattordicesima Coppa dalle Grandi Orecchie per la 14ª volta. In Francia e in Inghilterra si cerca di fare chiarezza sugli incidenti che hanno preceduto l'inizio del match che proprio a causa del caos all'esterno dello stadio è stato ritardato di quasi 40 minuti. Ed è proprio per questo motivo che giovedì pomeriggio si è tenuta un'audizione davanti alla Commissione Diritto del Senato francese durante la quale è stata però fatta una rivelazione che ha dell'incredibile: le immagini riprese dalle telecamere a circuito chiuso fuori lo stadio la sera della partita sono state distrutte.
Non ci sono dunque più prove di quello che il prefetto della polizia di Parigi Didier Lallement ha definito come un "fallimento della sicurezza". Lo stesso prefetto ha rivelato che quella sera numerosi tifosi del Liverpool, comprese famiglie con bambini, sono stati oggetto di lanci di lacrimogeni da parte delle forze dell'ordine prima della finale e alcuni di loro sono stati poi aggrediti da 300-400 giovani locali ma adesso non sarà più possibile mettere a confronto le testimonianze dei protagonisti di quegli incidenti con le riprese delle telecamere.
Chi le ha potute visionare, come il direttore degli affari istituzionali della Federcalcio francese Erwan Le Prévost, le ha definite "immagini estremamente violente", eppure, nonostante l'importanza che le riprese delle telecamere a circuito chiuso presenti all'esterno dello Stade de France rivestissero un ruolo cruciale per capire cosa è davvero successo prima della finale di Champions League, queste sono andate distrutte per sempre.
Il motivo di questo tanto incredibile quanto paradossale occultamento è dovuto ad una disattenzione da parte della giustizia francese: i video contenenti le riprese delle telecamere a circuito chiuso dello stadio sono infatti disponibili per sette giorni, dopodiché vengono automaticamente distrutti. Questa cancellazione automatica si può evitare soltanto nel caso in cui, prima del termine, vi sia una richiesta di requisizione da parte del pubblico ministero, cosa che nella circostanza specifica non c'è stata.
Questa rivelazione fatta durante l'audizione in Commissione Diritto del Senato francese ha lasciato esterrefatto anche il sindaco di Liverpool Steve Rotheram anch'esso ascoltato a riguardo dai senatori transalpini: "È scioccante. Questa è la prima volta che sento dire che le riprese delle telecamere a circuito chiuso girate intorno allo stadio sono state distrutte. Questo è davvero preoccupante – ha infatti detto un sempre più allibito primo cittadino di Liverpool –. Non riesco proprio a capire come è possibile che, con un evento di questa importanza, si debba ancora capire cosa è successo. È importante raccogliere tutte le prove. E se è vero che questi video sono stati distrutti, mostra molto chiaramente che c'è un problema. Sono sinceramente scioccato, a dire il vero" ha infine chiosato rimarcando la sua incredulità per quanto avvenuto.
Alla luce di questa rivelazione in tante persone è sorto il dubbio che dietro questo clamoroso errore "investigativo" potesse esserci una precisa volontà di nascondere quanto accaduto la sera del 28 maggio scorso all'esterno dello Stade de France di Parigi. Dubbio che è serpeggiato anche nell'aula del Senato transalpino: "Le prove sono state distrutte dall'incompetenza, o almeno lo spero. Non voglio pensare che sia stato fatto apposta. Questo è comunque molto grave. C'è una responsabilità molto importante dell'autorità pubblica" ha difatti tuonato il senatore parigino David Assouline. Dunque dopo questa audizione, anziché dipanarsi, il mistero riguardo agli incidenti prima della finale di Champions League tra Real Madrid e Liverpool sembra essersi infittito ancora di più.