Si apre un fosso in campo, un giocatore sprofonda: misterioso fenomeno in Nations League
Lunedì sera il match tra Austria e Danimarca di Nations League ha visto Ralf Rangnick incassare la sua prima sconfitta da Ct della Nazionale biancorossa, dopo l'esordio vincente venerdì scorso in casa della Croazia. La gara, giocata a Vienna, ha visto gli ospiti imporsi per 2-1 in virtù dei gol segnati da Højbjerg e Stryger Larsen, inframmezzati dal momentaneo pareggio di Schlager. Tuttavia, oltre che per tabellino e highlights, la partita dell'Ernst Happel Stadion ha fatto discutere per altri episodi che sono accaduti.
Intanto l'inizio del match è stato ritardato di parecchio per un blackout in un'ampia zona di Vienna che ha fatto calare l'oscurità sull'impianto. Un'attesa che è stata riempita dal pubblico del Prater facendo la ‘ola' sugli spalti con le luci dei loro telefonini, mentre gli altoparlanti diffondevano il valzer di Strauss ‘Sul bel Danubio blu'. Dopo un'ora e mezza, la partita è potuta cominciare alle 22:15, finendo oltre la mezzanotte.
La gara è poi filata liscia senza problemi, lasciando i tifosi delusi per la sconfitta dell'Austria. Ma è quanto accaduto sul terreno di gioco di lì a poco – mentre le due squadre si dirigevano verso gli spogliatoi – che ha suscitato sgomento e paura tra i calciatori. Dopo il fischio finale, infatti, una porzione di campo infatti ha ceduto improvvisamente, aprendo una piccola voragine vicino al cerchio di centrocampo. La profondità del fosso era tale che Skov Olsen, dopo averci infilato la gamba per misurarla, ha visto sparirne metà nel buco misteriosamente apertosi. I giocatori a quel punto hanno allertato gli addetti all'impianto, non potendo fare a meno di pensare che fortunatamente la partita era già finita. Qualora infatti la voragine si fosse aperta durante la gara e qualcuno ci fosse caduto dentro, avrebbe potuto riportare conseguenze gravi.
I danesi, pur usciti vincitori, hanno fatto notare che davvero giocare su un campo in quelle condizioni non era degno di un incontro di Nations League. "La carriera di qualcuno sarebbe potuta finire oggi", ha detto lo stesso Skov Olsen, che aveva ‘saggiato' il fosso assieme a qualche compagno. Non meno duro il Ct Kasper Hjulmand: "Che miseria. Ho visto le foto e i video di un enorme, enorme buco in mezzo al campo. Era pericoloso per i giocatori, una cosa assolutamente terribile".
Dal canto suo, la Federcalcio austriaca ha annunciato che ci sarà un'indagine sulla vicenda, ipotizzando una possibile causa del misterioso fenomeno: "Le circostanze esatte sono attualmente oggetto di indagine, ma sospettiamo un collegamento con la massiccia pioggia della notte prima". Quello che è certo è che una scena così non si era mai vista in uno stadio del livello del Prater.