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Si allenta la morsa delle sanzioni sul Chelsea: biglietti in vendita anche per la Champions

Il governo del Regno Unito ha apportato modifiche alla licenza operativa del Chelsea congelato in seguito alle sanzioni per la guerra in Ucraina: ora i tifosi possono acquistare i biglietti per alcune partite mentre il suo proprietatio, l’oligarca russo Roman Abramovich, potrebbe investire fino a 30 milioni di sterline nel club per mantenerlo attivo mentre una vendita è completata.
A cura di Michele Mazzeo
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Ad un mese dall'inizio della guerra in Ucraina perpetrata dalla Russia, il Governo britannico ha deciso di allentare un po' le sanzioni nei confronti del Chelsea, finito tra i beni congelati all'oligarca russo Roman Abramovich dopo che questo è stato inserito dall'Unione Europea nella lista nera delle persone ritenute vicine al presidente russo Vladimir Putin.

In attesa che avvenga il passaggio di proprietà del club, il Ministro dello Sport britannico, Nigel Huddleston, ha annunciato una modifica alla licenza provvisoria concessa alla società londinese. Modifica che riguarda però quasi esclusivamente i tifosi: posto che alle partite casalinghe a Stamford Bridge di Premier League potranno continuare ad assistervi solo coloro che sono detentori di un abbonamento e chi aveva acquistato il biglietto prima dell'introduzione delle sanzioni, da oggi i supporters dei Blues potranno acquistare i biglietti per le partite di campionato in trasferta, per le gare di FA Cup (dove Jorginho e compagni nel week end del 16 aprile giocheranno la semifinale contro il Crystal Palace a Wembley) e per gli incontri casalinghi della squadra femminile.

I soldi ricavati dalla vendita di questi tagliandi andranno o alla lega organizzatrice del torneo (Premier League, FA Cup, Women's Super League) oppure, nel caso dei match in trasferta, al club di casa. La deroga vale anche per il quarto di finale casalingo di Champions League contro il Real Madrid in programma a Stamford Bridge il prossimo 6 aprile per il quale i tifosi potranno acquistare i biglietti con l'incasso che andrà quindi alla Uefa. Nessuna modifica invece per quel che riguarda le altre sanzioni con il Chelsea che al momento non può compiere nessun movimento finanziario oltre al pagamento degli stipendi dei propri dipendenti.

Resta bloccato dunque anche il mercato con l'impossibilità di rinnovare i contratti in scadenza di Rudiger, Azpilicueta e Christensen, di cedere o acquistare calciatori. Bloccate anche tutte le attività di merchandising e marketing. Nessuna sterlina può essere spesa dal Chelsea se non per pagare i dipendenti, cosa che ha fatto diventare un problema anche le trasferte con i giocatori che, per evitare lunghissimi viaggi in autobus, si sono proposti di pagarle di tasca propria. Anche questa situazione potrebbe però cambiare nell'imminente futuro dopo l'altra modifica fatta oggi dal Governo britannico alla licenza operativa del club londinese. Oltre alla questione biglietti infatti è stata modificata anche la sezione 10.3 della stessa licenza nella quale è stata inserita una postilla che, qualora volesse, consente a Roman Abramovich, attraverso la Fordstam Ltd, di iniettare nelle casse del club fino 30 milioni di sterline per mantenerlo attivo fin quando la vendita non sarà completata.

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