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Guerra in Ucraina

Shevchenko a cuore aperto, appello in lacrime all’Italia: “Non riesco a non piangere”

Andriy Shevchenko torna a parlare della drammatica situazione della sua Ucraina. Ospite di ‘Che tempo che fa’, l’ex calciatore rivolge un accorato appello all’Italia: “Aiutate la mia gente, ne hanno bisogno”.
A cura di Redazione Sport
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Andriy Shevchenko non riesce neanche ad iniziare il suo intervento a ‘Che tempo che fa', ospite di Fabio Fazio in collegamento da Londra. La voce è subito rotta dall'emozione e lui quasi si scusa: "Non riesco a non piangere". È il suo stato d'animo oggi, dopo oltre una settimana dall'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. Parla della "sua gente" con la stessa preoccupazione con cui lo fa della sua famiglia, che ha preso una scelta difficile: restare in patria, nonostante tutto. E per la sua gente Sheva si sta prodigando richiedendo supporto e aiuto. Lo fa anche in diretta su Rai3, rivolgendo un appello agli italiani.

"Quando sono arrivato in Italia, l’Italia mi ha aperto il cuore – ricorda l'ex calciatore del Milan -. Mi avete fatto sentire uno di voi. Sento che l’Italia è la mia seconda patria. Ve lo chiedo per favore: aprite il cuore alla mia gente, aiutate donne, bambini, persone anziane. Hanno bisogno del vostro aiuto". In collaborazione con la Croce Rossa Italiana, Shevchenko ha organizzato una raccolta fondi che ha già ottenuto donazioni per oltre 100mila euro.

Il pensiero corre a casa, continuamente. Ai suoi cari e a quelle immagini che Shevchenko fa fatica ad osservare: "Ho mia mamma, mia sorella, i miei parenti. Li sento tutti i giorni, sono molto preoccupato per la loro scelta di rimanere là. Mi raccontano quello che sta succedendo lì. Le città sono bombardate, muoiono bambini, persone anziane che non riescono a scappare. Le immagini che arrivano da lì sono immagini che non riesco neanche a guardare".

Tutte le occasioni diventano buone per sensibilizzare, soprattutto quelle offerte dallo sport, come nel caso dell'ultimo derby di Coppa Italia: "La potenza dello sport è enorme, soprattutto con il messaggio che diamo alle persone. Noi possiamo cambiare la mente delle persone. Quello che possiamo fare è parlare di più e non fermarci mai". Con un solo obiettivo possibile, la pace: "L'unico messaggio che possiamo dare è un messaggio di pace, dobbiamo convincere Putin a sedersi al tavolo e trovare soluzioni diplomatiche".

Non c'è altro scenario che quello di un'Ucraina libera, per Shevchenko: "Noi facevamo parte dell'Unione Sovietica, ma l'Ucraina ha sempre avuto il suo modo di vivere, la sua cultura. Purtroppo questo presente cancella tutto il passato. Zelensky è un simbolo adesso, una persona che è riuscita ad unire il popolo ucraino. Noi stiamo difendendo i nostri diritti, la nostra terra, la nostra libertà. Questa è la nostra decisione, noi vogliamo fare parte dell'Europa". La stessa Europa che guarda con apprensione a quanto sta accadendo al suo popolo, la gente di Sheva.

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