Sfumata la Francia, Zidane è pronto per diventare il c.t. di un’altra grande nazionale: il Brasile
Il tabù del c.t. straniero può essere abbattuto. Il Brasile dopo aver incassato i no di Ancelotti e Guardiola, che erano stati presi in considerazione, ha deciso di puntare su un selezionatore di alto livello e i dirigenti federali dopo aver vagliato diversi nomi locali hanno fatto una proposta importante a Zinedine Zidane, che sembra stia per veder svanire il sogno di allenare la Francia. Per ora sono solo rumors, ma che con il passare delle ore possono diventare sempre più concreti.
Zizou è fermo da un anno e mezzo. Aspettava la panchina della Francia, ma dopo la finale persa (ai rigori) con l'Argentina Deschamps sembra sempre più saldo. Sarà lui a dover dire sì. Con ogni probabilità prolungherà il contratto di almeno altri due anni. Zidane non può più attendere e inizia a guardarsi attorno. L'ipotesi romantica (bis) e cioè quella del ritorno alla Juventus è certamente valida ma al momento non prende quota.
Allegri ha un contratto di quattro anni ed è in grande recupero dopo un avvio complicato di stagione. In Premier ha sempre avuto tanti estimatori Zizou, che però secondo quanto scrive L'Equipe ha ricevuto una grande offerta dal Brasile, che vuole tornare a vincere i Mondiali e ha capito di aver bisogno di un allenatore straniero.
Zidane ci pensa, un po' di tempo ce l'ha. Perché la Seleçao non disputerà partite ufficiali fino a settembre. La federazione verde-oro attende e aspetta il francese che potrebbe fare un ritorno in grande stile. E magari con Zinedine Zidane in panchina alcuni calciatori che non sanno se continuare o no – su tutti Neymar – potrebbero decidere di proseguire.
Sempre secondo il quotidiano francese gli altri candidati ci sono allenatori che da anni lavorano in Europa con profitto e cioè Thomas Tuchel, ex di Psg e Chelsea (con cui vinse la Champions League) e Mauricio Pochettino, ex di Tottenham e Psg. Ma nell'elenco dei papabili sostituiti di Tite ci sarebbe anche un argentino e cioè Marcelo Gallardo, che con il River Plate in questi ultimi anni ha fatto incetta di trofei. Tutti i quattro candidati sono senza squadra e quindi possono dire sì senza dover discutere