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Serra in lacrime, nello spogliatoio arriva Ibrahimovic: cosa è successo dopo Milan-Spezia

Emotivamente distrutto. L’arbitro Marco Serra, consapevole dell’errore grave commesso, è apparso molto provato dopo Milan-Spezia. Ibrahimovic non ha infierito ma solo provato a incoraggiare il direttore di gara nel suo momento più difficile.
A cura di Maurizio De Santis
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Nello spogliatoio di San Siro Zlatan Ibrahimovic consola l'arbitro Marco Serra, autore del grave errore commesso in Milan-Spezia
Nello spogliatoio di San Siro Zlatan Ibrahimovic consola l'arbitro Marco Serra, autore del grave errore commesso in Milan-Spezia

Marco Serra non dimenticherà mai la serata da incubo vissuta a San Siro. L'arbitro di MilanSpezia porta sulla coscienza e sulla carriera una decisione e uno sbaglio colossali: la mancata concessione della norma del vantaggio sugli sviluppi dell'azione che ha portato al gol (inutilmente) Junior Messias. Il direttore di gara fischia il fallo su Ante Rebic e rende vano tutto. Non può contare nemmeno "sull'aiuto" del Var: l'episodio non rientra nella casistica del protocollo e, dettaglio fondamentale, il suo fischio avviene prima che la palla varchi la linea di porta dello Spezia. Il gioco era già fermo, non c'era più alcuna opportunità di rimediare a quello sbaglio che diverrà un disastro assoluto pochi istanti dopo: su capovolgimento di fronte con Gyasi i liguri trovano addirittura il gol del raddoppio e della vittoria (1-2) a tempo scaduto.

È il finale incredibile, drammatico sotto il profilo emotivo che distrugge moralmente Serra, già consapevole di aver inficiato il match per essere stato troppo avventato, per non aver applicato il regolamento. Sente il terreno franare sotto i piedi, vorrebbe fermare il tempo e tornare indietro a quell'istante che lo ha devastato sotto il profilo umano e professionale.

La serata da dimenticare dell'arbitro, Marco Serra. Lui stesso e i vertici dell'Aia si sono scusati per quanto accaduto in Milan-Spezia
La serata da dimenticare dell'arbitro, Marco Serra. Lui stesso e i vertici dell'Aia si sono scusati per quanto accaduto in Milan-Spezia

Con le lacrime agli occhi e sotto shock. È così che le voci di dentro dello spogliatoio di San Siro raccontano come l'arbitro ha vissuto il dopo gara. Si era già scusato in campo, alzando le braccia in segno di resa e di sincera contrizione, non aveva proferito verbo dinanzi alle rimostranze legittime dei calciatori (emblematica la scena di Rebic che si avvicina a lui e gli sorride in maniera quasi compassionevole) ma quel peso sulla coscienza è un macigno.

Un gruppo di giocatori del Milan ha provato a parlargli (come riporta il Corriere della Sera). Tra di loro c'era anche Zlatan Ibrahimovic: lo svedese non ha protestato né infierito, ma solo provato a incoraggiare il direttore di gara nel suo momento più difficile. Lo stesso club non s'è spinto oltre, nonostante la rabbia rischiasse di tracimare per quell'errore che rischia di condizionare il campionato e, soprattutto, la corsa scudetto.

Marco Serra richiamato dal Var: assegna il calcio di rigore al Milan dopo la on-field-review
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La società ha ricevuto le scuse da parte dei vertici dell'Aia, toccherà al designatore Rocchi prendere provvedimenti nei confronti di Serra protagonista di una prestazione largamente insufficiente non solo per l'episodio più discusso e macroscopico ma anche per la gestione complessiva dell'incontro in altro frangenti. Come nel primo tempo quando era stato corretto dal Var in occasione del calcio di rigore concesso al Milan con la on-field-review: aveva male interpretato il contatto tra il portiere Provedel e l'attaccante Leao, ritenendo falloso l'intervento di quest'ultimo quando a commettere il fallo era stato l'estremo difensore. Una serata da inferno al cospetto del ‘diavolo'.

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