Serie B, Perugia riammesso e Lecco escluso: perché ora si rischia un campionato a 21 squadre
Serie B nel caos. Bisogna attendere le motivazioni della sentenza, ma in ogni caso si può dire che il caso si complica e il rischio di un campionato a 21 squadre c'è. Come pare certo che l'avvio della Serie B non ci sarà dopo Ferragosto. Il Collegio di Garanzia del Coni ha giudicato inammissibile e infondato il riscorso della Reggina, riammettendo il Brescia. Ed ha accolto il ricorso del Perugia contro il Lecco, che dopo una storica promozione rischia di ripartire di nuovo dalla Serie C. Male è andata pure al Foggia, anche il ricorso dei rossoneri è stato respinto.
Il Lecco è fuori dalla Serie B, così come la Reggina. Il Brescia può prepararsi per il torneo cadetto, mentre il Perugia gongola perché vincendo il ricorso può tornare in B, anche se la battaglia legale sarà ancora lunga perché ci sono ancora diversi gradi di giudizio.
La storia del Lecco è davvero incredibile. Promosso in B dopo aver vinto i playoff ha tremato per l'iniziale bocciatura dell'iscrizione da parte della Commissione Criteri Infrastrutturali della Figc, ma il club del presidente Di Nunno è stato ammesso dal Consiglio federale del 7 luglio in seguito al parere positivo della stessa commissione. Il Perugia però non ha visto bene ciò e ha presentato ricorso al Collegio di Garanzia, che lo ha accolto e ha dato così il là a una battaglia legale che avrà ulteriori due tappe con il Tar e il Consiglio di Stato. Il Lecco, al netto del Collegio di Garanzia del Coni, si sente in B, d'altronde è stato già inserito nel calendario, a differenza della Reggina sostituita da una X, e proverà a far valere le sue ragioni.
Il Perugia ha fondato il proprio ricorso sulla perentorietà dei termini per le iscrizioni. Il Lecco, promosso il 18 giugno in B, non è riuscito a presentare la documentazione completa relativa allo stadio entro il 20 giugno. Lo stadio non è agibile, servivano delle autorizzazioni, anzi materialmente delle firme per avere l'ok per l'Euganeo di Padova, firme che sono arrivate in ritardo. Da lì il ricorso dei Grifoni e la prima battaglia legale. Con il Lecco che si è difeso dicendo di avere poco tempo, meno di due giorni tra la promozione e la scadenza, con i playoff che sono slittati e finiti con oltre una settimana di ritardo. Gli umbri hanno vinto il round, ma il duello è appena iniziato perché il presidente Gino di Nunno è pronto a duellare.
Ora al di là delle battaglie legali e dei duelli verbali, con Perugia e Lecco che provano a far valere le proprie ragioni, è chiaro che si rischia ampiamente il caos. Perché il campionato al momento non può partire. La prima giornata era prevista anzi è, per il momento, prevista per sabato 19 agosto. Ma l'ultimo grado di giudizio sarà il Consiglio di Stato, in programma il 29 agosto. E quindi tocca attendere.
Il Consiglio di Stato dovrà decidere quali saranno le squadre che disputeranno il campionato di Serie B, dovrà deliberare e stabilire chi ha diritto tra Perugia e Lecco. Ma non si può escludere affatto la possibilità che saranno addirittura 21 le squadre del prossimo campionato di Serie B. Il Lecco si sente forte di essere già inserito in calendario, il Perugia è forte perché ha vinto il ricorso al Collegio di Garanzia del Coni.
Per la Reggina invece non ci sono più chance, anche se i calabresi continueranno a fare ricorsi. Ma in quel caso è tutto molto più semplice, e c'è il Brescia, che era retrocesso dopo aver perso il playout, già pronto a ritornare in Serie B.