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Serie B, Livorno nel caos: Spinelli cambia il tecnico, il sindaco lo esorta ad andarsene

Fatale la sconfitta interna con l’Ascoli (3-0). Spinelli ha deciso di esonerare Tramezzani e richiamare Breda: “Speriamo di riuscire ad agguantare almeno i playout”. Intanto il sindaco di Livorno, Luca Salvetti ha ‘scaricato’ il presidente: “Ci sono almeno 3 realtà interessate al club, spero Spinelli ceda la mano”
A cura di Alessio Pediglieri
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Incredibile epilogo a Livorno dopo l'ennesima sconfitta in serie cadetta. Gli amaranto sono sempre più soli in fondo alla classifica ed è scoppiato il caos, con il presidente Luciano Spinelli che ha optato per un cambio di tecnico in panchina: via Paolo Tramezzani e in panchina è stato richiamato Roberto Breda. Una scelta che il patron del club toscano ha deciso di prendere per provare a cambiare il trend negativo ma il sindaco della città gli è andato contro: "Mi auguro che la famiglia Spinelli riesca a passare la mano".

Il ritorno di Breda

Un cortocircuito praticamente totale. Da un lato c'è il proprietario del Livorno che ‘punisce' il proprio allenatore, dall'altro il primo cittadino della città toscana che invita il patron a lasciare spazio a felice nuovi investitori, deluso dalla gestione attuale della società. "Ho richiamato Breda che si è detto dee di essere ancora qui. Ci sono ancora tanti punti a disposizione, domani arriveranno anche i tre ultimi nuovi acquisti, e speriamo di riuscire ad agguantare almeno i playout". Queste le parole di Spinelli, prima dell'affondo di Luca Salvetti sindaco di Livorno: "Ci sono almeno altre tre realtà interessate al club, spero succeda qualcosa".

La ‘speranza' del sindaco

Fatale è stata la sconfitta interna per 3-0 contro l'Ascoli e proprio a termine del match, il primo cittadino di Livorno ha calcato la mano nel giudizio attorno alla presidenza del Livorno: "Ho sentito le dichiarazioni alla stampa del presidente Spinelli in cui si parlava di un ritorno in Serie A in tre anni. Da parte mia mi sarei astenuto nel farle, anche perchè in questo momento tutto ciò che viene detto, anche non volendo, può sembrare una sorta di presa in giro. Nel ruolo che svolgo ho facilitato il più possibile il contatto tra queste realtà, sperando che vadano ad incontrarsi con la famiglia Spinelli, io non posso andare oltre e l'istituzione pubblica non può inserirsi in affari privati, sarebbe un guaio"

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