Serie A, vietate le strette di mano: il Coronavirus cambia il cerimoniale di gara
La Serie A fa i conti con l'emergenza Coronavirus. Nelle prossime partite che si disputeranno a porte chiuse in linea con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, saranno osservate anche particolari restrizioni e accortezze da parte di calciatori e addetti ai lavori. Come già annunciato in altri campionati di primo piano come Premier e Ligue 1, anche il massimo campionato si adeguerà alle disposizioni del ministero con uno stravolgimento del cerimoniale pre-partita senza strette di mano e senza i bambini, ad accompagnare i calciatori come mascotte.
Emergenza Coronavirus, niente strette di mano in Serie A
Si torna a giocare in Serie A, ma a porte chiuse a causa dell'emergenza Coronavirus. Il massimo campionato si adeguerà alle disposizioni del ministero, con l'obiettivo di ridurre al minimo il rischio di nuovi contagi. Cosa cambierà nel concreto, rispetto alla solita routine di una partita di Serie A? Di certo il cerimoniale di gara, che prevede una serie di momenti che saranno limitati o del tutto evitati d'ora in avanti. In particolare non ci saranno più strette di mano tra calciatori, arbitri, e staff tecnici con i 22 protagonisti che subito dopo l'allineamento, si disporranno subito sul terreno di gioco, senza troppi convenevoli.
Cerimoniale ridotto in Serie A
Il cerimoniale di gara dunque si svolgerà in forma drasticamente ridotta, e senza la presenza dei bambini. Non saranno presenti dunque le mascotte al fianco dei calciatori con le maglie delle due squadre impegnate nel match. Assenti anche gli accompagnatori, con la volontà di mantenere sul terreno di gioco solo lo stretto indispensabile a livello numerico per il regolare svolgimento della gara.
Oltre ai dirigenti, ci sarà dunque personale tecnico nel numero complessivo massimo di 100 unità, comprendente, raccattapalle, manutentori del campo e operatori di pulizia. Presenti anche incaricati della Procura Federale, Delegati Lega, Medici Anti-Doping e Commissione federale, oltre ovviamente agli addetti alla Sicurezza e gli Steward. Per quanto concerne la stampa, solo i rappresentati delle emittenti con i diritti di trasmissioni live, per un totale di operatori dell’informazione di massimo 150 unità. Niente interviste in mixed-zone nel post gara, con le conferenze che verranno distribuite a tutti coloro che ne hanno titolo oltre ai titolari dei diritti.