Serie A, politica e calcio a confronto: c’è l’ipotesi di un rinvio dei match a porte chiuse
Il Coronavirus ha finito per ‘contagiare' anche il calcio. A poche ore dall'inizio della ventiseiesima giornata di Serie A, che comincerà con il primo anticipo tra Lazio e Bologna delle ore 15.00, ci sono ancora molti dubbi sull'effettivo svolgimento di parte del turno di campionato. Dopo i rinvii della scorsa settimana e la decisione di chiudere le porte degli stadi nelle aree colpite dal virus, il mondo della politica e le istituzioni del calcio sono infatti ancora al lavoro per cercare un compromesso che possa salvaguardare l'interesse e la salute di giocatori e tifosi e tutelare l'immagine dello stesso calcio italiano: messa a dura prova da giorni pesanti e difficili da gestire.
Gli incontri tra la politica e il mondo del calcio
Nelle scorse ore il ministro per le politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora, si è incontrato con i vertici del nostro calcio e con il presidente del Coni, Giovanni Malagò. Due incontri che sono serviti per capire le problematiche legate ad un eventuale rinvio delle partite che dovrebbero essere disputate a porte chiuse: richiesta che la parte politica ha timidamente portato avanti nelle scorse ore, trovando la disponibilità a trattare della Lega Calcio di Serie A. Una ‘extrema ratio' che potrebbe accontentare tutti e che salverebbe dall'anonimato di uno stadio vuoto non solo il big match Juventus-Inter (partita diventata ‘la scusa' per chiedere il rinvio), ma anche Milan-Genoa, Udinese-Fiorentina, Sassuolo-Brescia e Parma-Spal.
Nonostante l'input ‘porte chiuse' arrivato giorni fa dal Governo, l'ipotesi rinvio rimane comunque nell'aria. Il problema principale sarebbe però quello di trovare nuove collocazioni per le cinque partite che verrebbero rinviate. Un dettaglio non da poco per la Lega Serie A, che si trova davanti ad un calendario già intasato dagli impegni di campionato, Coppa Italia e da quelli europei di Juventus, Napoli, Atalanta, Inter e Roma. Nelle prossime ore dovrebbe arrivare la comunicazione ufficiale dalla Lega. Ai tifosi italiani non resta che attendere.