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Serie A, pagellone 3a giornata: scatto Inter in testa, Bologna da sogno. La Juve s’inceppa

Il pagellone della 3a giornata di Serie A 2019/2020 premia tra le promosse l’Inter di Conte che va a prendersi la testa della classifica. Sorpasso alla Juventus che si ferma al ‘Franchi’, deludendo contro la Fiorentina. Bologna da sogno, vera sorpresa. Il Napoli si ritrova e rifila due gol alla Samp, Milan e Roma lavorano e vincono nell’ombra. Bocciata la Lazio di Simone Inzaghi e il Torino, sconfitto in casa dal Lecce.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Spunti, riflessioni e nuovi ribaltoni. La terza giornata di Serie A ha messo in evidenza la forza dell’Inter di Conte che sembra essere già un passo avanti: ordinata, spettacolare e spietata. Proprio come il Napoli di Ancelotti, premiato in questa giornata da un Mertens mai stanco di fare gol e voglioso di avvicinarsi ai record azzurri. Promosse anche Milan e Roma, per la squadra di Fonseca finalmente i primi 3 punti della stagione, mentre ai rossoneri basta un rigore di Piatek, ma c’è ancora da lavorare. Non fallisce il colpo neanche l'Atalanta che ha superato il temibile Genoa di Andreazzoli. Passo da big per un Bologna tutto cuore e grinta a Brescia. Bocciata la Lazio così come il Toro, sconfitto in casa dal Lecce, solo rimandata la Juventus che però ha più di una cosa da rivedere in campo. Vediamo i promossi e bocciati della terza giornata di A.

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Promosse

L’Inter adesso ha l’identità che Conte cercava

La corsa di Candreva sulla fascia destra, la sicurezza di Godin in difesa e la fantasia in attacco grazie alle scelte molteplici createsi dopo l’arrivo in zona offensiva anche di Alexis Sanchez. L’Inter vista sabato sera contro l’Udinese ha lasciato tutti sorpresi di vedere una squadra che per sommi capi somiglia già a quella che avrebbe voluto vedere il proprio tecnico a inizio stagione. Già, perché l’1-0 dei nerazzurri sui friulani è stato frutto di un gol di Sensi, trasformato in trequartista da Conte, che conferma la maestria in fatto di versatilità dei propri calciatori. Lukaku a fare sponde là davanti e i buoni ingressi di Lautaro e del Nino Maravilla, hanno fatto il resto in una serata top.

Il Napoli fa la voce grossa contro la Samp

Un San Paolo tutto nuovo di zecca, rimodernato, ad accogliere la prima del Napoli in casa. Il 2-0 sulla Sampdoria promuove a pieni voti la squadra azzurra, reduce dalla sconfitta contro la Juventus. Una prova di forza dei partenopei trascinati da un Mertens formato doppietta che conferma ancora una volta la sua qualità in mezzo al campo. C’è da dire davvero poco a una squadra che non ha mai dato modo alla Samp di rendersi pericolosa e che sta crescendo in quanto a condizione fisica. Buone risposte anche dai nuovi arrivati: Elmas e Llorente su tutti. Il primo ha sorpreso per condizione atletica e intesa con i compagni, il secondo si è presentato subito con un assist, confermando di non essere solo un rincalzo o un’occasione da prendere al volo a parametro zero.

Roma e Milan lavorano al meglio nell’ombra

Allo stadio ‘Olimpico’ lo spettacolo l’ha messo in scena la Roma che in pochi minuti conduceva già il match 4-0 contro il Sassuolo prima della doppietta di Berardi. Fonseca conquista i primi tre punti della stagione anche se la difesa balla terribilmente. Ma questo purtroppo è il lato negativo di un allenatore che preferisce lo spettacolo in zona offensiva andando un pò a penalizzare la difesa. Detto questo, non è escluso che da qui in avanti qualcosa possa cambiare anche da questo punto di vista.

Le formazioni in campo di Roma-Sassuolo (Sofascore)
Le formazioni in campo di Roma-Sassuolo (Sofascore)

Promosso anche il Milan che coglie il secondo 1-0 consecutivo dopo quello conquistato all’esordio a San Siro contro il Brescia prima della pausa. Ai rossoneri basta un rigore di Piatek nella ripresa per regalare a Giampaolo 6 punti in classifica. Il tecnico del Diavolo però dovrà ancora rivedere alcuni automatismi per non trovarsi anche quest’anno, a fine campionato, con un pugno di mosche in mano. La squadra manca ancora di una vera identità propria.

Atalanta e Bologna: è un passo da big. Cagliari, prima gioia

Continuano il loro cammino da sogno Atalanta e Bologna. Percorso da big per la squadra di Mihajlovic che dopo il rocambolesco 3-4 conquistato sul campo del Brescia, è andata a salutare il tecnico all’ospedale emiliano. Un gesto di grande unione per un gruppo che s’è ritrovato di colpo senza il suo condottiero ma che è riuscito a trasportare in campo la sua anima da guerriero. Una vittoria che porta adesso a 7 punti in classifica gli emiliani che sono la vera sorpresa del torneo con un gioco ordinato, spietato e a volte anche pericoloso, ma che riesce ad essere efficace nel momento giusto.

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Bene anche l’Atalanta che in attesa della sua prima in Champions è riuscita a portare a casa tre punti fondamentali sul campo del Genoa. Ben 6 i punti in classifica e condizione ottimale adesso per affrontare la Dinamo Zagabria nella fase a gironi. Prima gioia e primi tre punti anche per il Cagliari che strapazza il Parma in casa 3-1 nonostante i pesanti ko di Pavoletti e Nainggolan.

Bocciate

La Lazio cade alla prima insidia

Prima insidia e prima sbandata stagionale per la Lazio di Simone Inzaghi. Croce e delizia dei tifosi, la squadra biancoceleste s’è ritrovata dall’euforia della prima giornata alla moderata felicità per il pari nel derby, fino all’incredulità per la sconfitta rimediata sul campo della Spal che conquista i primi tre punti stagionali. Un ko amaro arrivato negli ultimi minuti nonostante l’iniziale vantaggio di Immobile. Ancora una volta la Lazio sembra soffrire il ritorno degli avversari quando questi si trovano a recuperare. Una condizione che non fa di certo felice Inzaghi e che non riesce a motivare un gruppo che adesso ha bisogno di ritrovarsi. Troppe imprecisioni al ‘Mazza’, spesso tanta frenesia che porta inevitabilmente agli errori per questa Lazio che ora dovrà resettare tutto e lanciarsi in Europa League sperando di non ripetere gli stessi errori di Ferrara.

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Il Torino fallisce il sogno primato

L'entusiasmo di avere l'occasione di superare la Juventus in classifica si è trasformato evidentemente in paura di vincere per il Torino che ha mancato clamorosamente questo match ball concesso dai bianconeri su un piatto d'argento dopo il pari di Firenze. La squadra di Mazzarri s'è infatti dovuta arrendere alla condizione, l'intraprendenza e il coraggio del Lecce di Liverani che ha centrato la sua prima vittoria stagionale. L'1-2 subito dai granata fa male soprattutto per l'atteggiamento in campo mostrato da questo Torino troppo lento in fase di costruzione e spesso impreciso sotto porta. Sono mancati gli affondi degli esterni, nonostante la buona volontà delle punte, con Belotti (in gol su rigore) e Zaza (entrato nella ripresa) a fare spesso movimento per invogliare i compagni a filtrare la palla in verticale. Ci sarà modo per migliorarsi ma questo è una bocciatura che fa male.

Rimandate

Juventus senza cattiveria e poco pericolosa

Rimandata sì, ma solo per il risultato. Lo 0-0 di Firenze al ‘Franchi’ non cancella comunque la pessima prestazione di una Juventus anonima, senza cattiveria, vista contro la squadra di Montella. Sarri, per la prima volta in panchina dopo la polmonite, s’è ritrovato, dopo la sosta delle Nazionali, una squadra quasi stanca, sfiduciata, che non ha subito gol solo per l’esperienza dimostrata da gente come Leonardo Bonucci su tutti. Con Cristiano Ronaldo irriconoscibile e gli infortuni di Douglas Costa e Pjanic rimediati in partita, è già allarme rosso per i bianconeri che nel frattempo devono masticare il boccone amaro di essere stati superati in classifica dall’Inter dell’ex Conte. Sarri ha ancora tempo per cambiare qualcosa, ma serve vedere la sua impronta per fare qualcosa di grande e far voltare pagina in fretta a questo gruppo.

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