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Serie A oggi in campo come ai vecchi tempi: tutte le partite in un solo giorno

Oggi, a partire dalle 12.30, possiamo vivere un’intera giornata di Serie A old-style, in cui tutte le squadre giocano nello stesso giorno. Sarà un happening a cui i ragazzi più giovani non sono abituati. Per questo è bene indicare alcune informazioni e consigli per godersi al meglio la giornatona di campionato che ci aspetta.
A cura di Jvan Sica
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Oggi alle 15, con una premessa per far venire fame e due propaggini per chiudere il cerchio, avverrà qualcosa di particolare, di strano, di eccentrico e in un certo senso di antico. Potremo assistere all’intera giornata di serie A in un solo giorno, senza spalmature in più giorni e ore diverse.

Non accadeva da un po’, non so bene da quando, però il fatto che siamo ancora in un periodo natalizio, l’accorpare tutto in un solo giorno richiama alla mente altre feste, quelle settimanali che noi ragazzi del Novecento inoltrato vivevamo ogni domenica. Ci si riuniva prima intorno alle radio casalinghe o alle autoradio, poi intorno ai pochi televisori che avevano abbonamenti alla misconosciuta tv satellitare e iniziavamo un viaggio fra voci, immagini e immaginazioni, mondi e pensieri che non si fa più. Prima le giornate di campionato erano un Campionato del mondo di ciclismo, un romanzo ogni domenica nuovo. Oggi sono una corsa a tappe, ogni venerdì-sabato-domenica-lunedì un piccolo passo in avanti alla scoperta dell’assassino (che poi sono nove anni che è sempre lo stesso). Belli tutti e due i modi, ma diversi, quello è innegabile.

Per non far trovare impreparati i ragazzi più giovani alla giornata di campionato old-style, bene indicare alcuni punti di riferimento per muoversi meglio durante la navigazione.

Parlando di navigazione in effetti, è importante subito dire che una giornata di campionato in un solo giorno è una sorta di navigazione a vista. Non ci sono chiari punti cardinali come accade quando tutto è spalmato. Certo, l’attrazione verso la squadra per cui si tifa è sempre forte, ma non monopolizza l’attenzione. Poiché tutto accade in contemporanea il desiderio di vedere insieme il proprio e l’altrui è una spinta che non si riesce a controllare. Perderete dei momenti anche importanti della squadra del cuore, ma allo stesso tempo magari vi capiterà di vedere in diretta un gol da calcio d’angolo su cui avete puntato la vostra fiche attenzionale (tante altre volte perderete. Vi direte: “Su questo calcio di punizione il centravanti farà gol di testa”, e invece il calciatore che batte colpisce più erba che pallone).

Seconda sensazione che avrete è la totale confusione in cui sarete immersi. Mescolerete corse di terzini ad appoggi di mediani, diagonali di centrali destri a scivolate di esterni alti, pressing a tutto campo di falsi nueve con i tagli interni delle mezzali. Tutto vi sembrerà un enorme minestrone di movimenti, a cui solo i benedetti highlights ci salveranno mezzora dopo che finisce tutto. Ma nel mentre sarete cullati e non sbattuti qua e là da questo dolce movimento onnicomprensivo che vi rimbambirà dolcemente, come quando il vino (o anche altro) è buono e avete voglia di farvi un altro bicchiere.

Terza sensazione è lo stare sempre all’erta. Quando vediamo partite diluite nel tempo saliamo e scendiamo da una montagna emotiva. La giornatona di campionato è un salire continuo, una canzone la cui tonalità va sempre più in alto e a un certo punto ti viene voglia di coprirti le orecchie. Eh no, proprio lì devi resistere al desiderio di non accucciarti di nuovo nella partita singola e resistere al frastuono tonante che ti spaventa. Con il passare dei minuti riuscirai a controllarlo e surfare sull’onda emotiva del tutto e sempre, dell’importanza costante. Dopo un po’ riuscirai a capire quando qualcosa è importante davvero e quanta percentuale di emozione darle, così da non rimanere schiacciati dal troppo.

Infine un consiglio. Durante una giornata di campionato completa non sparate giudizi social, tutto può cambiare in un attimo. Quando guardiamo una partita, la conosciamo anche meglio, ne percepiamo i dettagli e sappiamo anche meglio esprimerli nel nostro posting quotidiano che scredita o adula. Quando tutto ci viene dato insieme, finiamo per confondere sensazioni, accavallare pensieri, ingarbugliare idee e dare del pessimo al centravanti che farà doppietta in tre minuti o del mostro al portiere che si farà a breve passare la palla fra le gambe. La giornatona di campionato è fatta per lasciare impressioni orali agli amici, che un po’ dimenticano e un po’ non ti minacciano poi con il revenge post.

Ci sarebbero altre piccole indicazioni da dare, ma a grandi linee questo è bene seguire per godersi al meglio una giornata di campionato “one day”. Ah, altra cosa, dite a chi vi vorrebbe presente quel giorno (dalle madri alle mogli, dalle figlie alle suocere) che il 3 gennaio 2020 accade qualcosa a cui non potete non partecipare. Basta questo, non dilungatevi, in epoca dell’attenzione che dura 8 secondi vi prenderanno per cretini, lasciandovi stare.

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