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Serie A, Inter e Lazio, addio scudetto? Conte e Inzaghi in coro: “Ci siamo buttati via”

L’Inter non è andata oltre al pareggio (3-3) con il Sassuolo a San Siro, la Lazio a Bergamo ha fatto peggio (3-2) contro l’Atalanta. E la Juventus ringrazia: +4 dai capitolini, +8 dai nerazzurri. Amarezza e fastidio a fine partite per i due tecnici. Conte: “L’abbiamo pagata carissima, tanti tiri e troppa imprecisione”. Inzaghi: “Prima gara dopo 4 mesi, ma dovevamo chiuderla con il terzo gol subito”
A cura di Alessio Pediglieri
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La Juventus allunga a +4 sulla Lazio e a +8 sull'Inter anche grazie ad Atalanta e Sassuolo le due squadre che si erano sfidate nel primo dei match del ‘nuovo' campionato post Coivid e che avevano dimostrato, al di là del successo limpido dei bergamaschi, entrambi di essersi presentati più che pronti alla ripartenza. Si era detto alla vigilia e tutto si è confermato in 90 minuti concitati e pazzeschi tra il ‘Gewiss Stadium‘ di Bergamo e ‘San Siro': Sassuolo e Atalanta erano le peggiori avversarie che al momento Inter e Lazio avrebbero potuto incontrare. Se per i nerazzurri di Conte è andata male con un pareggio neroverde arrivato al 90′ (3-3) per la Lazio di Simone Inzaghi è finita peggio, con la sconfitta 3-2 quando il primo tempo era terminato 2-0 per i capitolini.

Antonio Conte ha riversato la sua proverbiale grinta in campo, con una partenza che però aveva scosso la squadra nerazzurra son da subito, con la rete al 4′ siglata da Caputo ma con Lukaku e Biraghi che in 40 minuti avevano saputo ribaltare il tutto. Poi, il pareggio neroverde su rigore, del solito Berardi (che quando vede Inter va sempre a segno) e il concitato finale tra nuovo vantaggio interista con Borja e il definitivo pareggio di Magnani

"Ci siamo buttati via certi errori si pagano.  Non abbiamo segnato quando dovevamo, avremmo meritato di più ma succede anche questo quando sprechi. Stiamo lavorando molto, avevamo ripreso il match in mano, poi quando sei impreciso tutto può accadere. Spiace".

Se l'Inter piange, la Lazio di certo non ride. La trasferta a Bergamo doveva essere la prima grande cavalcata verso lo scudetto, l'obiettivo per cui Simone Inzaghi ha subito ripreso a lavorare e per il quale la squadra era scesa in modo determinato al ‘Gewiss Stadium': 2-0 nel primo tempo, grazie alle reti di Milinkovic all'11' preceduta dall'autogol di de Roon al 5′. Tutto facile, in discesa, fino al 66′ quando Malinovski ha rimesso l cose in chiaro e all'80' ci ha pensato Palomino a dare lo schiaffo definitivo ai capitolini

 "Si trattava della prima partita dopo quattro mesi, abbiamo tenuto bene il campo ma avremmo dovuto fare il terzo gol e indirizzare la gara in altro modo e invece siamo crollati. Avevamo qualche defezione, è vero, alcuni giocatori non erano al meglio, ma non abbiamo nulla da rimproverarci, anche se non mi piace perdere. L'Atalanta era l'avversario peggiore da incontrare e adesso la strada verso il titolo si complica"

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