Serie A, in notturna il 90% delle gare e per Juve-Lazio spunta una data: lunedì 20 luglio
Siamo arrivati al punto di non ritorno: il campionato di calcio riparte, è ufficiale. Ciò che ancora manca è il calendario, ultimo ostacolo di una corsa contro il tempo che non ammette più alcun ritardo o contrattempo. Intanto, si litiga. Le parole di Gravina che sottintendono diverse fazioni interne, pensieri opposti e finti mecenati del pallone risale a galla mentre ci si strattona per il bavero su orari e giorni in cui scendere in campo. Inter, Juventus e Milan hanno guidato la protesta della Coppa Italia, negli attimi immediatamente successivi alla conferma che si partirà dalle semifinali del torneo nazionale, prima di dare spazio ai recuperi di Serie A e poi al campionato stesso.
Una situazione paradossale che riporta il caos nel momento in cui sarebbe richiesta la massima attenzione e riflessione. Entro le prossime 24/36 ore ci sarà il calendario, che sancirà il prosieguo di una stagione che a questo punto è necessario finisca il prima possibile per gettarsela alle spalle e guardare al futuro. Iniziano le prime indiscrezioni, con anticipi sugli anticipi, orari notturni, sfide clou e impegni serrati. La richiesta è di concludere entro luglio senza ulteriori intoppi ma c'è anche la spada di Damocle del virus, reale e unico arbitro su ciò che accadrà.
Il calendario è già probabilmente cambiato. Come già accennato ieri in serata, la Coppa Italia potrebbe anticipare il proprio inizio nel momento in cui il Ministro Spadafora accetterà ufficialmente la richiesta dei club coinvolti di avere una giornata in più di respiro. Non più semifinali il 13 e il 14 giugno, ma il 12 e 13, con la finale già fissata a Roma, per il 17. Questo permetterebbe, soprattutto all'Inter impegnata anche nel recupero di campionato, di tirare il fiato per almeno 24 ore in più e non partire svantaggiata rispetto alle altre.
Poi, gli orari. I club, d'accordo sul ripartire, stanno litigando per l'inizio delle gare. Inizialmente si era partiti attorno alle 16, poi ci si è spostati alle 17, l'Assocalciatori non contenta spinge per uno slittamento ulteriore perché si possa iniziare a giocare unicamente in tardo pomeriggio per evitare calure estive che tra giugno e luglio saranno sempre più elevate. Dunque, l'ultima ipotesi è un primo slot attorno alle 17.15 poi un secondo verso le 19.30, l'ultimo non prima delle 21.30. ‘Notturne' che dovrebbero essere garantite nei turni infrasettimanali.
In ballo ci sono 124 gare che si svolgeranno in 6 turni del weekend e 6 turni infrasettimanali, per concludersi il 2 agosto. Nel weekend ci sarebbe una gara il venerdì o il lunedì (ore 21.30), tre gare il sabato (una per slot orario), sei gare la domenica (una alle 17, quattro alle 19.15 e una alle 21.30). Nei turni infrasettimanali due gare sia martedì che giovedì (19.15 e 21.30) e sei mercoledì (due alle 19.15, quattro alle 21.30). L'obiettivo è di garantire il massimo degli incontri in ‘notturna' e le prime indiscrezioni conducono al 90% delle gare in serata. Solamente 10 verrebbero giocate nel pomeriggio, oltre 60 avrebbero inizio dopo le 21.
Infine, i giorni in cui si scenderà in campo. Le prime quattro partite della Serie A sono quasi obbligate nei giorni e nelle ore: Torino-Parma (sabato 20 ore 19.15), Verona-Cagliari (sabato 20 ore 21.30), Atalanta-Sassuolo (domenica 21 ore 19.15) e Inter-Sampdoria (domenica 21 ore 21.30). Poi, occhi puntati sulle sfide più delicate come quella che potrebbe decidere lo scudetto: alla 34ª giornata c'è infatti la partita tra Juventus e Lazio: la prima indiscrezione è che questo match clou si giocherà lunedì 20 luglio alle 21.45
