Serie A: in caso di sospensione definitiva niente playoff, si punterà sull’algoritmo
La Serie A riprenderà il 20 giugno, con due dei quattro recuperi, il giorno successivo si disputeranno gli altri recuperi della 25a giornata. Ma cosa succederà se il campionato dovrà fermarsi nuovamente? La FIGC ha annunciato di avere già pronta un’alternativa, che non è rappresentata però né dai playoff e né dai playout. Il piano B è rappresentato dall’algoritmo.
No a playoff e playout
Questa poteva o potrebbe essere l’idea migliore, o quanto meno quella più facilmente realizzabile. E per questo il presidente Gravina già quando nel mese di marzo la stagione era stata sospesa iniziò a parlare di playoff e playout. In questo modo si potrebbe decidere tutto disputando poche partite, ma i club di Serie A sin dall’inizio, seppur con qualche eccezione, si sono opposti a questa ipotesi, che ora sembra scartata in modo definitivo.
Algoritmo in caso di sospensione della Serie A
Se il campionato non sarà concluso verrà applicato l’algoritmo che non prenderà in considerazione solo i punti e le partite giocate. Ma verrebbe creata una classifica ponderata che sarebbe determinata da tre fattori: il rendimento in casa e in trasferta, il numero di partite giocate e i gol segnati. Mentre è stata scartata l’idea di prendere in considerazione anche il valore delle squadre affrontate e da affrontare da ogni singola squadra. Una certezza già c’è. Perché se il campionato sarà sospeso in modo definitivo e verrà deciso di adottare l’algoritmo lo scudetto non verrà assegnato. La classifica attuale con le regole dell’algoritmo sarebbe quasi identica con le prime sei squadre classificate che occuperebbero tutte la stessa posizione (Juventus, Lazio, Inter, Atalanta, Roma e Napoli), mentre per qualche decimo il Lecce, con l’algoritmo basato sull’ultima classifica, finirebbe in Serie B con Spal e Brescia.