Serie A, Genoa-Torino verso il rinvio per Covid ma il campionato non si tocca
Non si giocherà, manca solamente la conferma ufficiale: Genoa-Torino scivolerà a data da stabilirsi perché il focolaio scoppiato in seno al club ligure non ha dato scampo alla squadra di Maran, falcidiata dal Covid: 14 positivi tra giocatori e staff e tutti gli altri componenti del gruppo a casa, senza allenarsi per evitare ulteriori contagi. Una situazione unica e inedita per il mondo del calcio che si sta interrogando in queste ore se sia il caso di interrompere non solo un paio di partite (anche Juventus-Napoli è a rischio) ma l'intera giornata di Serie A.
Il Genoa non potrebbe scendere in campo se non con una formazione legata alla Primavera. Lo ha detto il presidente Preziosi non nascondendo il dispiacere di una situazione anomala, ma confermando l'impossibilità di prepararsi alla partita. Stesso discorso spiegato anche dal ds Faggiano che ha confermato come tutti giocatori (anche quelli negativi) siano a riposo e non si allenino: "La ASL ci ha fermato, siamo tutti in quarantena. Non possiamo giocare sabato contro il Torino, anche con i 13 disponibili. Senza allenamenti bisogna rinviare la partita ad ogni costo".
La data per recuperare si troverà, anche perchè Il Torino è un club che non ha impegni di Coppa. A breve comunicheremo l'elenco con in nomi dei positivi, prima dobbiamo risolvere i problemi sulla privacy
Discorso diverso, invece sulla Serie A. Il sottosegretario alla Salute questa mattina aveva paventato uno stop del campionato per poi ritornare sulle proprie dichiarazioni che collimano con quelle del Ministro Spadafora che ha sempre sostenuto che non vi siano ancora i presupposti per un fermo generale delle partite. Stessa linea che ha evidenziato da Gianni Nanni, membro della commissione medica della FIGC: “Quanto accaduto non ce l’aspettavamo. Il protocollo è a maglie molto strette, è successo qualcosa che ha messo a repentaglio la sicurezza di quest’ultimo. Ma non c'è motivo di fermare la Serie A. Si fermerà Genoa-Torino per ovvi motivi, ma in generale la situazione è ancora sotto controllo"