Serie A, Gasperini boccia l’idea del Var a chiamata: “Per me è solo caciara”
Dopo gli impegni di Coppa Italia, il campionato torna con la ventiquattresima giornata e con partite importanti e spettacolari. Nonostante i molti spunti d'interesse di questo nuovo turno di Serie A, opinionisti, dirigenti e allenatori si sono invece soffermati sulla decisione della Figc di chiedere alla Fifa la possibilità di sperimentare il Var ‘a chiamata'. Alla vigilia della partita contro la Roma, anche Gian Piero Gasperini ha così voluto dare il suo parere su questa possibile e imminente novità tecnologica.
"Se ci daranno la possibilità di usare questo Var a chiamata, ne farò uso come gli altri anche se sono contrario – ha spiegato il tecnico dei bergamaschi – Mi sembra una caciara, ci sono già interruzioni lunghe: cosa fanno, mettono a disposizione una moviola per ogni panchina? Gli arbitri sono già tanti, come è possibile che non vadano a vedersi da soli tutti gli episodi?".
L'accusa di Gasperini
"Si mettano d’accordo, la questione si può risolvere semplicemente – ha aggiunto Gasperini – Se io sono a 70 metri cosa posso vedere? Mi pare che qui si aggiungano sempre cose inutili nel pentolone, a parte lo spezzettamento del gioco". L'allenatore della Dea ha dunque confermato il suo pensiero sull'utilizzo del Var: tecnologia che il mister piemontese aveva già stroncato anche in un'altra intervista.
"Devo dire che in generale sono stati troppi gli errori, fino a determinare molti dubbi sull'utilizzo del Var – ha infatti spiegato Gasperini, anche sulle pagine di ‘Sport Week' – A mio parere ha totalmente fallito. Il suo obiettivo, cioè fornire giustizia in episodi eclatanti, si è risolto nel contrario. Il Var ha finito col creare dubbi anche più grandi. L'episodio di Toloi a San Siro? Mi aveva fatto più male quello della finale di Coppa Italia con la Lazio, ma ormai ci abbiamo fatto il callo".