Serie A e DAZN a confronto dopo i disservizi: “Abbiamo fatto un richiamo molto severo”
La disponibilità di DAZN a rimborsare gli abbonati impattati dal disservizio ha chiuso il caso scoppiato il 4 gennaio scorso con la ripresa del campionato di Serie A dopo la pausa per i Mondiali in Qatar. Inter-Napoli, il match più atteso, è divenuta la pietra dello scandalo e delle contestazioni contro l'OTT, ancora una volta costretto a scusarsi, mettere mano alla tasca e scontare in fattura una quota della tariffa mensile (pari al 25%).
È stato come mettere il dito sopra un nervo scoperto: assegnazione del pacchetto, difficoltà nella visione delle partite, aumento dei costi (la piattaforma ha comunicato di recente un ritocco ulteriore verso l'alto per i clienti mensili) sono esplosi di nuovo contestualmente all'ennesima falsa partenza del network in streaming. Era già successo ad agosto scorso – anche se DAZN ha chiarito che le due situazioni non sono assimilabili – ma questa volta il periodo di "buio tecnico" s'è verificato a causa di un partner esterno, incaricato di gestire la distribuzione del traffico sui server.
Tutto risolto? Così sembra, a giudicare anche dall'esito del confronto con i ministri Urso (Imprese e Made in Italy) e Abodi (Sport) e i vertici della Serie A. La stessa DAZN in una nota ha spiegato come, a testimonianza della volontà di garantire un servizio sempre più fruibile e migliore, abbia messo in campo una sorta di squadra speciale: la creazione di un Network Operation Center (NOC) in Italia.
"Questa nuova unità – si legge -, dedicata specificamente all'infrastruttura tecnologica e alla rete italiana, permetterà di creare ulteriori competenze a livello di mercato e di trasferire al team locale la responsabilità del monitoraggio della qualità del servizio e dell'instradamento del traffico dei clienti".
Basterà per stemperare le tensioni oppure la Lega Serie A andrà allo scontro? Le voci circolate in queste ore di una possibile minaccia di risoluzione del contratto non trovano fondamento nelle parole dell'amministratore delegato, Luigi De Siervo. A margine della presentazione del fuorigioco semi-automatico avvenuta Lissone (debutterà nella gara di Suepercoppa italiana Milan-Inter) il dirigente ha voluto chiarire alcuni aspetti dell'incontro al ministero e quale sia effettivamente la posizione del movimento.
Nessuna rottura ventilata con l'emittente ma "abbiamo fatto un richiamo molto severo a quelli che sono gli obblighi contrattuali, evidentemente a tutela della Lega. Come ha detto il presidente Casini siamo parte danneggiata in questa questione, e abbiamo richiamato Dazn a quelli che sono i doveri. Ci sono stati tre problemi diversi in un anno e mezzo che hanno tre matrici tecniche molto diverse".
De Siervo ha anche parlato di come si è svolta la discussione, spiegando quali sono state le cause del problema, qual è stata la tempistica dell'avaria, quante persone ne sono state interessate e in che termini.
"Il 50% delle persone impattate è rientrato sotto i 5 minuti di disservizio, la restante parte è rimasta fuori per un tempo enorme all'interno della partita, oltre 15 minuti. Per questo motivo è stato concesso da parte di Dazn a tutti gli utenti impattati un rimborso pari a un quarto del canone ciascuno. Da questo punto di vista è stata una risposta seria. La parte più rilevante è stata quella per cui hanno garantito il trasferimento in Italia di una struttura tecnica capace di affrontare questi problemi in tempo reale".