Serie A, due panchine a rischio: Giampaolo e Iachini sono in bilico
La sesta giornata di Serie A ha dato già dei verdetti abbastanza netti. Con due allenatori che in questo momento sembrano essere molto vicini all'esonero dopo un inizio a dir poco disastroso. Torino e Fiorentina sono accomunate da questo destino e ad oggi sia Marco Giampaolo che Beppe Iachini, rischiano davvero tanto. L'ennesima sconfitta in campionato dei granata, ben 4 in sole 5 giornate dato che c'è ancora la sfida contro il Genoa da recuperare, sono lo specchio di una stagione iniziata male, con un'idea tattica che forse poco si sposa al meglio con le caratteristiche dei giocatori in campo.
E che dire della viola e di Iachini, che nonostante gli arrivi di Callejon, Bonaventura, Amrabat e Martinez Quarta, non è ancora riuscita a trovare un sistema di gioco degno di questo nome con ben tre punte di ruolo totalmente incompatibili tra di loro e che per la maggior parte della stagione, rimarranno in panchina a guardare le partite. Dopo il ko contro la Roma, anche per Commisso adesso è tempo di valutazioni doverose per il futuro della Fiorentina con l'idea Sarri sempre viva nella mente del proprietario della viola.
Giampaolo e Iachini: rischio esonero per i due allenatori
L'allenatore del Torino paga forse i diversi acquisti effettuati dal Torino in estate, ma è ovvio come l'ossatura di squadra sia rimasta la stessa. Probabilmente il sistema di gioco attuale dei granata non è adatto alle caratteristiche di giocatori come Belotti, che forse riesce a dare il suo meglio in un 4-2-3-1, il sistema di gioca con cui giocava quando sulla panchina del Torino c'era Sinisa Mihajlovic. I trequartista forse limita un po' la libertà d'azione del ‘Gallo'. In difesa i numeri sono da horror: 15 gol subiti in 5 partite e la sensazione che qualcosa si poteva fare dal punto di vista del mercato con qualche centrale in più nonostante l'arrivo dei terzini Vojvoda e Ricardo Rodriguez.
Beppe Iachini è invece nel pieno di una vera e propria crisi. La vittoria in campionato è arrivata proprio all'esordio contro il Torino e poi contro l'Udinese, ma sicuramente da questa Fiorentina ci si aspettava molto di più dopo gli arrivi di calciatori del calibro di Bonaventura e Callejon. I mal di pancia di Ribery, che al momento non sembra essere ai livelli di qualche tempo fa, la cessione di Chiesa e i malumori di una piazza che non vede ancora nella viola una squadra capace di competere per l'Europa, stanno seriamente mettendo in discussione l'attuale tecnico del club toscano che ora è sotto la lente d'ingrandimento di Rocco Commisso che da sempre ha però ribadito la sua piena fiducia nei suoi confronti. Il nome di Sarri resta più vivo che mai.