Serie A, CVC Capital Partners pronto ad una proposta miliardaria per i diritti tv

Il mondo del calcio italiano post Covid-19 potrebbe trovare nuovi equilibri non solo per riprendere le attività del campo ma anche per ciò che riguarda le strategie manageriali e d'impresa dell'intero movimento per quanto riguarda i diritti televisivi. Nelle ultime ore si è registrato un primo importante contatto tra la Lega Calcio Serie A e il Gruppo CVC Capital Partners, fondo di private equity britannico che sarebbe interessato ad entrare nel mondo del nostro calcio. Obiettivo? Costituire una ‘media company' che potrebbe rivendere i diritti tv alle varie emittenti interessate una volta andata in scadenza l'attuale intesa tra Lega e i due broadcaster Sky e DAZN.
Al momento né in Lega Calcio né in sede CVC arrivano commenti sull'argomento, conferme o smentite ma l'interesse è reale e la possibilità concreta. Se così fosse, dal 2022 il Fondo britannico potrebbe diventare il diretto intermediario nella trattativa dei diritti televisivi e potrebbe strutturare un canale televisivo direttamente della Lega, provando la difficile scalata nei fatturati europei del calcio italiano oggi lontanissimo dalle entrate di realtà come la Premier League e la Liga spagnola.
L'eventuale entrata del Fondo CVC, un colosso sul fronte internazionale degli investimenti, è ancora in fase preliminare e sarebbe strutturata in due step a medio e lungo termine. Il primo, quello di subentrare a Sky e DAZN conclusosi l'attuale triennio 2019-2021; il secondo di sottoscrivere un accordo decennale in cui ci sarebbe immediata liquidità nei confronti delle società sportive della Lega e l'idea di creare una canale televisivo direttamente gestito, senza intermediari.
Tutto ciò sarebbe slegato dalla ripresa o meno del campionato, che è però alla base degli attuali confronti tra Lega e broadcaster, che ne detengono i diritti fino alla stagione 2021. Il confronto attuale tra Serie A, Sky e DAZN (per i diritti nazionali) e Img (per i diritti esteri), infatti, verte sul pagamento o meno dell'ultima rata da pagare, pari a 233 milioni di euro. I broadcaster hanno chiesto una dilazione sulle scadenze o uno sconto sul totale. Entrambe le richieste sarebbero già state scartate dalla Lega. Per questo, l'eventuale inserimento di CVC aprirebbe uno scenario importante. L'eventuale trattativa con il Gruppo fondiario britannico, che gestisce asset per 80,5 miliardi di dollari e vanta oltre 300 investitori da tutto il mondo, dovrebbe trovare l'avvallo dalla Legge Melandri, che obbliga al bando per i diritti per il prossimo triennio.
CVC Capital Partners, un colosso da 52 miliardi di dollari
CVC è una realtà di private equity internazionale con sede principale in Inghilterra, costituita nel 1981 e che possiede investimenti in tutto il mondo suddivisi in differenti beni di consumo, servizi finanziari, telecomunicazioni, farmaceutica. Nel 2005 entra anche nel mondo dello sport, acquistando circa il 70% delle azioni del gruppo di Formula Uno, proprietario del campionato di corse automobilistiche e in questi mesi si parla insistentemente in nuovi investimenti nel Sei Nazioni di Rugby. In Italia, CVC ha rilevato nel 2016 la ‘Sisal' uno dei principali operatori di gioco e di scommesse sportive. Nel 2017 acquista la ‘Pasubio', azienda di Vicenza specializzata in pelli per l'industria automobilistica e nel 2018 acquisisce il controllo dell'azienda farmaceutica italiana ‘Recordati' rilevando il 51,8%.