Serie A, cosa succede se un calciatore è di nuovo positivo al Covid-19
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Ci sono le condizioni perché il campionato di Serie A riprenda in sicurezza? "Follow the money", segui i soldi a troverai la risposta. Non c'è altra ragione a sostegno della determinazione da parte di Figc e Lega Calcio che, secondo l'input della Uefa, vogliono portare a termine la stagione in ogni modo: arrivando anche al prossimo autunno e giocando i match lontano dalle Regioni del Nord, come ammesso dal presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina. Ecco perché la strategia "dell'isolamento controllato delle squadre" è l'escamotage migliore possibile per arrivare al nuovo fischio d'inizio dopo il lungo stop all'attività agonistica imposto per la pandemia di Covid-19.
Ritiri blindati per il cosiddetto "gruppo squadra". Le squadre torneranno in campo ma lo faranno seguendo un protocollo che, di fatto, blinda i ritiri e lo fa attraverso una "road map" graduale: dai test medici (prerogativa assoluta per tornare a lavorare in un centro sportivo) fino all'organizzazione logistica (un quartier generale capace di ospitare i tesserati rispettando le prescrizioni), tutto verrà scandito dalla necessità di preservare il "gruppo squadra" e ridurre al minimo contatti/condivisione degli spazi almeno nella prima fase. E sarà lo stesso Governo a indicare le strutture in ogni Regione alle quali le società potranno rivolgersi per effettuare tamponi ed esami sierologici.
Tre le tipologie di giocatori individuate. I sani, quelli che sono risultati positivi ma asintomatici o senza aver subito particolari conseguenze a causa del contagio, coloro che si sono ammalati e verranno sottoposti a ulteriori esami diagnostici. Un monitoraggio della situazione estremamente capillare ma c'è una variabile che rischia di far crollare l'intero sistema di norme e precauzioni predisposto per accompagnare i club.
Cosa succede se – al netto di tutti i controlli – un giocatore risulta positivo? Normalmente sarebbero condannati alla quarantena l'intera rosa e tutti coloro che gravitano intorno a essa. Il rischio che il morbo abbia recrudescenza anche su chi è riuscito a superarlo non potrà essere neutralizzato almeno fino a quando non ci sarà un vaccino specifico. Ecco perché bisognerà conviverci e al tempo stesso prendere anche tutte le precauzioni.
- Serve andare avanti, non ci si potrà fermare. Cosa significa? Se un giocatore risulterà positivo dopo che gli allenamenti e il campionato sono già ripresi, verrà isolato dal resto della squadra (costantemente monitorata) e tutti gli altri verranno sottoposti a controlli. L'obiettivo è sempre lo stesso e acclarato: non fermare il campionato, questa volta in maniera definitiva.