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Serie A, Brusaferro: “Il comitato tecnico scientifico non ha ancora affrontato l’argomento”

I club hanno messo in moto la macchina organizzativa per gli allenamenti a partire dal 4 maggio e il nuovo fischio d’inizio a fine maggio inizio giugno. Il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, non si sbilancia sull’opportunità di riprendere il campionato di Serie A né sulla data del possibile ritorno in campo sia pure con un protocollo molto rigido.
A cura di Maurizio De Santis
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Non si discute più sul "se" ma sul "come" nell'attesa che sia finalmente chiaro il "quando". La Federcalcio ha deciso: ripartirà prima il campionato di Serie A poi andranno in campo di nuovo la B e la C. Lo faranno con un calendario rivisitato e modulato sulla necessità di chiudere la stagione e limitare i danni economici provocati dallo stop scaturito dall'emergenza sanitaria per la pandemia di Covid-19.

  • Allenamenti a maggio, ripresa del torneo nel periodo compreso tra giugno e luglio, agosto dedicato alle Coppe per quelle italiane (Juventus, Napoli, Atalanta, Inter e Roma) ancora impegnate in Champions ed Europa League. È questa la "road map" messa in cantiere dalla Figc con il presidente, Gabriele Gravina, che ha ipotizzato anche di far disputare in campo neutro tutte quelle partite che dovrebbero aver luogo al Nord e in particolare nelle "zone rosse". Si procederà a "porte chiuse" almeno fino al mese di dicembre e (forse) per buona parte del 2021.

Ritiri blindati, test sierologici, monitoraggio continuo, calciatori divisi in gruppi e limitazione delle aree di condivisione sono alcune delle prescrizioni che fanno parte del protocollo d'intesa tra la Figc e la commissione tecnico-scientifica. Una bozza e nulla più al momento, a giudicare dalle parole di Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto Superiore di Sanità: "Il comitato tecnico-scientifico non ha ancora affrontato l'argomento", ha ammesso rispondendo ad alcune domande sulla possibile ripartenza del campionato e sulla determinazione delle società di riportare in campo i giocatori per gli allenamenti.

La macchina organizzativa s'è rimessa in moto da quando il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, ha cerchiato in rosso sul calendario il 4 maggio quale data per rientrare nei centri sportivi e dedicarsi alla tabella di lavoro per farsi trovare pronti al fischio d'inizio. "È una data che spero di poter mantenere – ha spiegato su Facebook – ma rigorosamente ed esclusivamente per allenamenti a porte chiuse. La mia preoccupazione è per la salute di tutti e per fare in modo che il mondo sportivo non subisca danni irreparabili da questa situazione sanitaria".

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