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Serie A, 9 allenatori esonerati in 4 mesi: chi ha fatto peggio di tutti è Fabio Grosso

In diciassette partite di campionato la Serie A si è avvicinata al record di allenatori che non hanno mangiato il panettone. I casi Genoa e Brescia sono i più clamorosi con due avvicendamenti nel giro di poche settimane. Il primato in negativo risale alla stagione 2009-2010 quando furono addirittura 10 i cambi in panchina prima della pausa di campionato. Allora fu l’Atalanta a distinguersi quanto a licenziamenti: 4 allenatori diversi (Gregucci, Antonio Conte che si dimetterà dopo la sconfitta con il Napoli, Bonacina, Mutti) non evitarono la retrocessione dei nerazzurri.
A cura di Maurizio De Santis
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Nove cambi in panchina, nove esoneri da fine agosto a oggi. In diciassette partite di campionato la Serie A si è avvicinata al record di allenatori che non hanno mangiato il panettone, come si dice in gergo. I casi Genoa e Brescia sono i più clamorosi con due avvicendamenti nel giro di poche settimane: stessa media punti per Aurelio Andreazzoli prima e Thiago Motta poi; quanto alle ‘rondinelle' l'esperienza di Fabio Grosso è durata appena 3 giornate con zero punti conquistati, un trend assolutamente negativo al punto da spingere il presidente, Cellino, a richiamare Eugenio Corini.

Fabio Grosso licenziato dopo 3 partite e 0 punti

Tra tutti gli allenatori licenziati prima di Natale l'ex campione del mondo a Berlino 2006 è stato il peggiore, seguito a ruota da Eusebio Di Francesco (Sampdoria, media di 0.75 punti, sostituito anche a Genova da Claudio Ranieri) e Igor Tudor (Udinese, media di 0.77 punti), quest'ultimo avvicendato con il vice-allenatore Luca Gotti che rispetto al predecessore ha fatto registrare un trend notevolmente migliore (1.38 di media).

L'esonero più clamoroso: Carlo Ancelotti via dal Napoli

L'addio tra il Napoli e Carlo Ancelotti è stato il momento più basso e duro al tempo stesso della stagione dei partenopei. L'esonero è giunto dopo la qualificazione agli ottavi di Champions League (vittoria per 4-0 contro il Genk) e mesi di polemiche culminati con la rivolta della squadra nel post-gara della sfida di Coppa con il Salisburgo. Quindici partite, media di 1.4 punti a match e posizione in classifica al di sotto delle attese (azzurri lontani dal quarto posto e dalla zona Europa). Volato in Inghilterra, l'ex allenatore ha iniziato il percorso in Premier alla guida dell'Everton vincendo 2 gare di fila.

Thiago Motta ultimo a saltare in ordine di tempo

Ultimi a saltare in ordine di tempo sono stati Thiago Motta (al suo posto il Genoa ha chiamato Davide Nicola) e Vincenzo Montella (Fiorentina affidata a Beppe Iachini). Il record, però, risale a dieci anni fa: stagione 2009-2010 quando furono addirittura 10 i cambi in panchina prima della pausa di campionato. Allora fu l'Atalanta a distinguersi quanto a licenziamenti: quattro allenatori diversi (Gregucci, Antonio Conte – che si dimetterà dopo la sconfitta con il Napoli -, Bonacina, Mutti) non evitarono la retrocessione dell’Atalanta.

Gli allenatori che non hanno mangiato il panettone

Thiago Motta – 10 partite, media punti 0.90 – Genoa – al suo posto Nicola
Andreazzoli – 9 partite, media 0.89 – Genoa – al suo posto Thiago Motta
Fabio Grosso – 3 partite, media 0 – Brescia – al suo posto Corini
Eugenio Corini – 10 giornate, media 0.7 – Brescia – al suo posto Grosso
Vincenzo Montella – 16 partite, media 0.87 – Fiorentina – al suo posto Iachini
Carlo Ancelotti – 15 partite, media 1.4 – Napoli – al suo posto Gattuso
Igor Tudor – 9 partite, media 0.77 – Udinese – al suo posto Gotti
Di Francesco – 8 partite, media 0.75 – Sampdoria – al suo posto Ranieri
Marco Giampaolo – 7 partite, media 1.29 – Milan – Stefano Pioli

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