Sergio Vatta è morto, “l’uomo dei sogni” che scoprì talenti come Vieri, Lentini e Fuser
Il Torino e il calcio italiano piangono la scomparsa di Sergio Vatta, classe 1937, morto all'età di 83 anni dopo una vita dedicata a scoprire i talenti del pallone. Sergio Vatta è scomparso nella giornata di giovedì 23 luglio, era un perno della società granata, in cui si era specializzato negli anni a scovare i campioni del futuro. Considerato dai tifosi e dalla dirigenza un vero e proprio ‘mago' delle giovanili del Torino, ha guidato le selezioni dei ragazzi tra il 1977 e il 1991, scoprendo veri e propri talenti, tra cui spiccano i nomi di Diego Fuser, di Gianluigi Lentini e di Christian Vieri.
Vatta nella sua militanza granata è sempre stato un elemento di garanzia. Oltre ad allenare, seguiva da vicino tutti i ragazzi, diventando un vero e proprio padre putativo, dando consigli e guidandoli verso il cammino dei grandi.Un unto di riferimento all'interno del club, tanto che nella primavera del 1989 era stato chiamato anche in prima squadra quando prese il posto dell’esonerato Claudio Sala alla guida del Torino in Serie A, fino a fine stagione. Una mission impossible, in cui non riuscì a salvare la squadra dalla retrocessione in Serie B.
Nella sua lunga e fortunata militanza granata, Sergio Vatta ha lanciato nel calcio che conta oltre 60 giocatori, tutti con carriere importanti oggi alle spalle con la maglia del Toro e non solo. Da Comi a Dino Baggio, da Cravero a Fuser. E due fiori all'occhiello: Gianluigi Lentini e Christian Vieri cresciuti sotto la sua sapiente guida nelle giovanili granata. A Sergio Vatta, non a caso è stato anche deicato un docu-film che ne ritrae il personaggio, le capacità sia tecniche che umane: "L'uomo dei sogni", un titolo perfetto per un uomo che ha dedicato tutta la propria vita alla crescita dei giovani, prima come uomini e poi come campioni.