Sergio Ramos rinuncia ad una fortuna in Arabia Saudita per tornare al Siviglia: era ossessionato
Il nome di Sergio Ramos sta per essere cancellato dalla lista degli svincolati di lusso sul mercato. Il futuro del difensore classe 1986 rimasto senza squadra dopo la separazione con il PSG è segnato, con il sorprendente ritorno al Siviglia. Una scelta di cuore quella del campione del mondo e d'Europa che ha detto no ai milioni dell'Arabia, al contrario di molti suoi colleghi.
Non ci sono più dubbi dunque sulla maglietta che Sergio Ramos indosserà. Dopo essere stato accostato a tantissimi club, Roma compresa, ecco la svolta: 18 anni dopo il suo addio alla squadra in cui era cresciuto e si era affermato a livello professionistico per trasferirsi al Real, ecco il ritorno a Siviglia.
Il difensore 37enne ha deciso di fare dietrofront per provare a dimostrare il suo "Sevillismo". Infatti se la sua partenza dell'epoca fece discutere, il rapporto con la piazza sembrava essersi incrinato definitivamente dopo gli screzi con i tifosi in occasione di uno dei tanti incroci con la sua ex squadra. Secondo il Mundo Deportivo però Ramos che a quanto pare ha già diviso i sostenitori (secondo un sondaggio poco meno della metà non lo rivoleva al Siviglia) aveva l'ossessione di "tornare a casa" per rimettere a posto le cose nel finale di carriera.
Un segnale forte il suo che ha firmato per un solo anno, accontentandosi di uno stipendio di poco più di un milione di euro netto a stagione. Una cifra molto lontana rispetto a quelle messe sul piatto per lui dalla Turchia e soprattutto dall'Arabia Saudita pigliatutto. A quanto pare il Galatasaray gli ha offerto ben 11 milioni di euro lordi a stagione, mentre l'Al Ittihad dell'ex compagno Benzema era pronto ad arrivare complessivamente, tra stipendi e sponsor, fino a 50 milioni.
E invece ecco il no di Ramos che ha deciso di seguire il cuore al contrario di quanto fatto da numerosi colleghi e addetti ai lavori. Nonostante i tanti successi e una carriera ormai vicina alla conclusione, il difensore ha fatto prevalere lo stimolo di vestire nuovamente la casacca della squadra in cui ha mosso i primi passi da calciatore.