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“Sergio Ramos alla Roma”, tra tweet e telefonate: anatomia di una suggestione di mercato

Da quando ha annunciato il suo addio al Real Madrid, il nome di Sergio Ramos è stato spesso accostato alla Roma. Il capitano dei Blancos sarà svincolato a partire dal 30 giugno, ma è difficile che possa continuare la sua carriera in Italia. L’ingaggio altissimo e la volontà di giocare la Champions League frenano le ambizioni della Roma, che resta comunque in attesa, pronta a inserirsi, contando sulla presenza di José Mourinho, se lo spagnolo non dovesse ricevere offerte dalla Premier League o dal PSG.
A cura di Valerio Albertini
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Da giorni, ormai, a Roma si continua a parlare del possibile approdo in giallorosso di Sergio Ramos. Il capitano del Real Madrid, che chiuderà il suo rapporto con i Blancos il 30 giugno dopo 16 anni, è l'ennesima suggestione accostata al club capitolino dopo il ritorno in Italia di José Mourinho. Nell'ultimo mese e mezzo si sono fatti i nomi, tra gli altri, di Cristiano Ronaldo e Gigio Donnarumma, nomi che non erano neppure ipotizzabili prima dell'annuncio dello Special One come prossimo allenatore della Roma. Il suo approdo nella capitale fa sognare i tifosi, sicuri che con lui in panchina tutto sia possibile. Un conto sono i sogni, però, e un altro è la realtà. L'accordo di riservatezza imposto da Dan e Ryan Friedkin sia ai propri dipendenti sia agli agenti con i quali entrano in contatto non fa che aumentare le supposizioni, le indiscrezioni e, spesso, anche le fantasie. Saperne di più sulla questione Sergio Ramos, dunque, è davvero molto difficile.

L'ingaggio e la Champions League i principali ostacoli

Il primo dato da cui si può partire è che il capitano del Real Madrid sarà svincolato a partire dal 30 giugno. Per sua ammissione, ha deciso che non resterà in Spagna e si è detto pronto a un'esperienza all'estero. Il secondo dato riguarda lo stipendio. A Madrid guadagnava circa 12 milioni di euro netti a stagione e, prima che Florentino Perez la dichiarasse scaduta, aveva rifiutato una proposta di rinnovo annuale con una leggera decurtazione dello stipendio. Questo spiega che l'ingaggio richiesto da Sergio Ramos sarà alto, vicino o pari ai 10 milioni di euro annuali. La Roma, anche con le agevolazioni del Decreto Crescita, non potrebbe permetterselo. Potrebbero garantirglielo, invece, i due club di Manchester e il PSG, al momento le tre società maggiormente indiziate per acquistare quello che, pur avendo 35 anni, resta uno dei cinque difensori più forti al mondo.

Un altro dato da prendere in considerazione riguarda le partecipazioni alla Champions League del numero 4 blanco, ovvero sedici, come i suoi anni a Madrid. Si tratta di una competizione che lo ha visto trionfare quattro volte, è casa sua. La Roma non parteciperà alla prossima edizione del massimo torneo continentale per club, prenderà parte alla Conference League. Appare, al momento, difficile se non impossibile che un giocatore come Sergio Ramos, arrivato alla fase conclusiva della sua carriera, non voglia disputare la competizione europea più prestigiosa.

Il tweet che ha incendiato l'entusiasmo dei tifosi della Roma

Detto tutto ciò e registrate le smentite su un possibile affare arrivate da un esperto di primo livello come Gianluca Di Marzio, se si parla così tanto di un approdo dello spagnolo alla Roma, qualcosa deve essere comunque successo. La miccia che ha fatto scattare l'entusiasmo e i sogni dei tifosi romanisti è un tweet di un giornalista argentino, Ivan Kasanzew, che ha dato per certo l'ingaggio del difensore da parte dei capitolini: "Il futuro di Sergio Ramos sarebbe in Italia, alla Roma, dove si incontrerebbe di nuovo con Mourinho".

Le telefonate di Mourinho e il tempo, i possibili alleati della Roma

Tanto è bastato perché i tifosi romanisti andassero in visibilio. In realtà, l'indiscrezione non ha trovato riscontri in Italia, ma questo non significa che lo Special One non possa essersi mosso in prima persona per sentire le intenzioni del giocatore che ha allenato per tre stagioni. Sono già diventate un tormentone estivo e non sono destinate a terminare, infatti, le proverbiali telefonate di José Mourinho. Una o più chiamate a Sergio Ramos, il portoghese, potrebbe anche averle fatte. Gli avrebbe spiegato il progetto della Roma, le ambizioni di una società in crescita e, magari, avrebbe anche provato a convincerlo a raggiungerlo nella capitale. Se davvero questo dovesse essere avvenuto, la risposta più verosimile da parte del capitano del Real Madrid sarebbe stata un "Vedremo".

È fuori da ogni dubbio il fatto che Sergio Ramos stia aspettando proposte più allettanti, da parte di club più ricchi e blasonati, ma, allo stesso tempo, si può ipotizzare che non abbia chiuso completamente la porta alla Roma. L'alleato dei giallorossi, in questo senso, potrebbe essere il tempo, più delle agevolazioni fiscali di cui il difensore beneficerebbe in Italia. Lo spagnolo vorrà scegliere in fretta il suo futuro ed, escluse piste tedesche o altre italiane per questioni di costi o abbondanza nel ruolo, aspetta una mossa dalla Premier League o dal PSG. Quest'ultimo, però, sta spingendo con forza per arrivare ad Achraf Hakimi, mentre il Manchester City è concentrato sul difficile acquisto di Harry Kane. Se queste due squadre e il Manchester United dovessero continuare a temporeggiare, il difensore potrebbe anche prendere in considerazione l'opzione Roma, preferendola a mete esotiche, per provare a vincere in Italia.

Ciò che è certo è che finché non sarà ufficiale il suo ingaggio da parte di un altro club, nella capitale si continuerà a parlare di Sergio Ramos e i tifosi romanisti continueranno a sognare di vederlo sbarcare a Fiumicino con la sciarpa giallorossa al collo.

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