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Sergio Conceição spiega cosa serve ai calciatori del Milan: “Il frigo vuoto a casa”

Sergio Conceiçao è molto deluso da quanto messo in campo dai calciatori del Milan nel match perso contro la Juventus: “Il primo passo per vincere una partita è volerla vincere. Secondo me dobbiamo avere a casa il frigo vuoto per avere più fame”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Arriva contro la Juventus la prima sconfitta per Sergio Conceição da quando si è seduto sulla panchina del Milan prendendo il posto dell'esonerato Fonseca. Dopo il trionfo in Supercoppa e i 4 punti conquistati in campionato tra Cagliari e Como, la risalita in classifica del Diavolo viene fermata dallo stop in casa dei bianconeri, un 2-0 che ha visto la squadra di Conceição incapace di reagire nel secondo tempo dopo una discreta prima frazione. Una ripresa decisamente brutta, come brutta è la classifica dei rossoneri, fermi a 31 punti, a 6 lunghezze dal quarto posto occupato proprio dalla Juve (con la partita contro il Bologna da recuperare). Nel dopo partita il tecnico portoghese non si sofferma su elementi tecnici o tattici, ma punta il dito su un solo aspetto della prestazione dei suoi calciatori: la voglia di vincere che è mancata, anzi la fame.

Sergio Conceição fustiga il Milan: "Dobbiamo avere più fame"

Non a caso Conceição usa una metafora che allude proprio alla pancia piena con cui i rossoneri si sono approcciati alla gara dell'Allianz Stadium: "Il primo passo per vincere una partita è volerla vincere. Secondo me dobbiamo avere a casa il frigo vuoto per avere più fame, dai, è così". E che nessuno gli parli di panchina corta stasera a causa delle assenze, anche pesanti come Pulisic e Morata, o della stanchezza per i troppi impegni ravvicinati, tra Supercoppa e recupero infrasettimanale col Como: "Non voglio sentire scuse della stanchezza, che manca benzina… ma che benzina, che siamo a gennaio, dai su, i giocatori hanno tutto per recuperare ogni tre giorni dalle partite precedenti".

La carica agonistica di Sergio Conceiçao durante Juve-Milan
La carica agonistica di Sergio Conceiçao durante Juve-Milan

Conceição si assume tutta la responsabilità della sconfitta, per non essere riuscito lui a instillare quella fame nei suoi calciatori: "Nel primo tempo è stata una partita equilibrata, abbiamo avuto più occasioni della Juve. Nel secondo tempo è cambiato, la Juve ha avuto più voglia di vincere, più fame. Quando è così manca l'aggressività, in due situazioni abbiamo preso due gol, ne potevamo prendere anche un altro, all'inizio, perché vogliamo uscire a giocare dentro l'area con la pressione dell'avversario, sono le cose che non capisco. Sono io il responsabile, sono io l'allenatore".

"Il responsabile sono io, devo cambiare la situazione"

"Io ho avuto delle piccole squadre quando ho iniziato ad allenare 13 anni fa, ho avuto sempre delle squadre che a livello tecnico non erano granché, ma avevano una fame e una voglia incredibile. Nella vita è così, dobbiamo avere degli obiettivi, crescere, anche se siamo arrivati al Milan ancora di più. Perché dobbiamo continuare ad avere successo, continuare ad avere fame, continuare ad avere voglia di obiettivi personali, ognuno di noi, per arrivare a fine carriera ed essere orgogliosi di quello che abbiamo fatto. Quello che vedo non è nuovo, io lo sentivo prima perché ho seguito praticamente tutte le partite del Milan. Sono io che devo cambiare l'atteggiamento e la mentalità dei giocatori. Il responsabile sono io, sono l'allenatore. Io prendo la responsabilità di questa sconfitta, perché non sono stato bravo all'intervallo con questo calo nel secondo tempo, che non ha giustificazioni. Sono io come allenatore che devo cambiare la situazione", conclude un desolato Conceição.

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