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Sergio Conceiçao si presenta al Milan: “Il calcio è semplice, il mio tiki taka è buttarla dentro”

Sérgio Conceição parla per la prima volta da allenatore del Milan e si presenta in conferenza stampa: “Il calcio è molto semplice: c’è una porta in cui segnare un gol, e una porta in cui non prendere gol. Il tiki taka per me è metterla dentro”.
A cura di Vito Lamorte
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Sérgio Conceição parla per la prima volta da allenatore del Milan. Il tecnico portoghese si è presentato in conferenza stampa, insieme a Zlatan Ibrahimovic, e ha espresso tutta la sua soddisfazione: "Sono orgoglioso, è un piacere lavorare per una squadra così importante. Ho affrontato il Milan 3 anni fa, alcuni giocatori ci sono ancora. I tifosi sono l’anima del club, senza loro è difficile crescere, noi dobbiamo rispettarli e lavorare tanto. Se sono qua è perché qualcosa non è andato bene". 

Alla domanda sul tipo di calcio che ha intenzione di proporre l'allenatore portoghese ha risposto in maniera netta e chiara: “Io andrò avanti con le mie convinzioni a livello tattico. Il modulo è secondario rispetto alle mie dinamiche e ai miei principi, ogni tanto studieremo l’avversario ma in primis dobbiamo lavorare su noi stessi. Il calcio per me è semplice, in una porta bisogna segnare e difendere l’altra. Il calcio dominante per me significa solo vincere, possesso palla e tiki-taka non mi interessano, voglio solo metterla dentro”.

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Il primo avversario in rossonero sarà la Juventus del figlio Chico nella semifinale della Supercoppa Italiana: "Ho 5 figli, Francisco in casa è mio figlio come per tutti i padri, venerdì sarà un avversario".

Le prime parole di Conceição da allenatore del Milan

In merito alle difficoltà della squadra rossonero fino a questo momento, Conceiçao si è espresso così: “Secondo me non è un problema solo, sono tante che non vanno. Organizzazione tattica, problemi mentali, fisici. Devo ringraziare Paulo per il lavoro svolto qui, alcune partite mi sono piaciute, altre meno come è normale che sia. Non voglio entrare nei dettagli, non è corretto verso un allenatore bravo che conosco molto bene”.

Sulla gestione del gruppo e dello spogliatoio, in riferimento a quanto accaduto con Leao e Theo Hernandez nei mesi scorsi, il tecnico portoghese ha affermato: "Per me non ci sono differenze nello spogliatoio, da chi ha 17 anni fino a chi ne ha 34, voglio tutti portare al loro massimo e al loro limite in allenamento. Poi qualcuno di sicuro mi viene a parlare in privato e per ogni giocatore mi relaziono in maniera diversa, a me interessa occuparmi della storia personale dei giocatori. I comportamenti dei giocatori sono giustificati dalla loro storia, dalla loro famiglia. Ho già parlato con tutti".

A chi gli chiede se ha già fatto richieste di mercato specifiche, l'ex Porto risponde così: “No, perché prima di tutto voglio conoscere i giocatori. Non solo quelli della prima squadra, ma anche Milan Futuro e i giovani. Prima li conosco meglio e poi possiamo vedere dove intervenire”.

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Conceiçao non ha dubbi: "Champions League? Ci possiamo arrivare"

Infine, Sergio Conceiçao si è espresso così in merito agli obiettivi fissati con la società e alle possibilità di andare in Champions League: “Sì, ci possiamo arrivare. Al momento lavoriamo con i giocatori a disposizione, ma non voglio scuse e ho fiducia nella rosa. Chiaro che sia meglio avere tutti a disposizione, ma gli infortuni fanno parte dello sport e ora mi concentro su quelli che ho”.

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