Sergio Conceicao si alza e se ne va: nessuna domanda in conferenza dopo Juve-Porto
Elimini una formazione più quotata di te ai sorteggi dopo un doppio incontro tiratissimo e preparato con grande meticolosità ma nessuno vuole farti delle domande a riguardo. Questa deve essere stata la sensazione che Sergio Conceiçao ha provato nel post-partita di Juventus-Porto, dopo che la sua squadra in 10 era riuscita a strappare la qualificazione ai quarti di finale di Champions League al termine di 120′ folli.
L'allenatore dei Dragoes, vecchia conoscenza del calcio italiano (ha giocato con la Lazio, l'Inter e il Parma) ieri sera a Torino ha compiuto una vera e propria impresa eliminando la Juve di Andrea Pirlo e portando la sua squadra tra le migliori otto della Champions League ma non è riuscito a esprimere tutta la sua soddisfazione e magari spiegare come ha lavorato per raggiungere questo grande risultato perché nessun giornalista si è collegato per la conferenza stampa post-gara. Dal suo arrivo nella sala stampa dell'Allianz Stadium alla sua uscita sono passati esattamente 50 secondi. L'addetto stampa del Porto ha aperto l'incontro dicendo:"Ai giornalisti collegati su Zoom prego di prenotarsi per le domande, al momento non vedo nessuno segnato" e poi ha aggiunto: "Nessun giornalista portoghese? Ok andiamo".
Sergio Conceiçao dopo aver preso regolarmente posto dietro il microfono si è guardato intorno e visto che non c'erano domande, nemmeno da parte di giornalisti portoghesi, si è alzato ed è andato via con grande perplessità. L'allenatore portoghese certamente si sarebbe aspettato un trattamento diverso dopo una serata come quella di ieri. L'ex Lazio e Inter nelle interviste con i media portoghesi ha parlato del modo in cui lo staff tecnico prepara i calciatori prima delle sfide e in merito al gol su punizione di Sergio Oliveira si è soffermato sulle opzioni studiate prima del match ma, evidentemente, queste cose non interessavano ai più.