Sergio Conceiçao se ne va nervoso dopo una sola domanda su Feyenoord-Milan: cosa è successo
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Dopo la sconfitta in casa del Feyenoord nel match d'andata del playoff di Champions League, l'allenatore del Milan Sergio Conceiçao ha mostrato delusione per quanto fatto in campo dai suoi calciatori al di là dell'erroraccio commesso da Mike Maignan che ha di fatto regalato il gol vittoria agli olandesi, mostrando però un pizzico d'ottimismo per quel che riguarda il discorso qualificazione agli ottavi rimandato al match di ritorno in programma tra una settimana a San Siro. Ma alla fine il tecnico ha lasciato trasparire un certo nervosismo prima per una domanda postagli da Fabio Capello nell'intervista su Sky e poi, ancora più platealmente, nella conferenza nella sala stampa dello stadio che ha terminato dopo appena 30 secondi.
"Le partite si vincono così, nei duelli offensivi e difensivi: oggi il Feyenoord ha avuto questi ingredienti. Noi dovevamo fare di più. Sapevamo dell'ambiente difficile e che loro danno sempre qualcosa in più. Abbiamo cominciato anche con un'occasione di Reijnders e dopo abbiamo preso un gol difficile per la squadra ma che ci sta nel calcio. Dobbiamo fare di più. Siamo a metà, giochiamo martedì: non è finita, anzi è tutto aperto e cerchiamo di dare una risposta. Il tempo per preparare il match è quello che è: se tutti noi riusciamo a dare qualcosina in più e alzare il livello, le partite diventano più facili. Ho un gruppo di qualità tecniche e dobbiamo aggiungere altre caratteristiche per vincere le partite" ha infatti detto il portoghese nell'intervista post partita ai microfoni di Sky.
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Dopo la sua analisi del match e delle possibilità di passare il turno alla luce del risultato raccolto in Olanda, è stata però una doppia domanda posta dallo studio dall'ex allenatore rossonero Fabio Capello ad infastidire il tecnico del Milan. Il 78enne friulano ha difatti chiesto se nel lavoro di preparazione avesse in qualche modo sottovalutato il Feyenoord e se fosse ancora convinto che schierare dal primo minuto quattro giocatori spiccatamente offensivi come Pulisic, Leao, Joao Felix e Gimenez fosse la mossa giusta da fare.
Domande leggermente provocatorie a cui Sergio Conceiçao ha risposto in modo stizzito: "Io sono abituato a rispettare tutto e tutti. Dalla mia parte serietà massima. La preparazione della partita è stata la stessa di una finale di Champions. Non lo farò mai perché so quanto ho lavorato per arrivare qua: ho sempre rispettato l'avversario. Per quanto riguarda i quattro attaccanti alla fine siamo tutti bravissimi a commentare, anche io. Io l'ho fatto in quel momento perché pensavo fosse la cosa giusta ma erano loro quattro più altri sette. Sono io che devo trovare l'equilibrio giusto e lavorare su questo" ha difatti chiosato Sergio Conceiçao terminando l'intervista TV.
Ancora più stizzito però si è mostrato nel momento in cui si è presentato in sala stampa per la tradizionale conferenza post-partita. Dopo aver risposto alla prima domanda su Feyenoord-Milan, l'allenatore rossonero ha infatti salutato tutti ed è andato via tra lo sbigottimento generale: "Questo è il riassunto della partita. E siccome ho aspettato 15 minuti fuori, adesso parlo solo 30 secondi. Basta. Scusate. Grazie a tutti. Buonasera". A spiegare cosa è successo è quindi lo stesso Sergio Conceiçao che infastidito dal fatto di esser rimasto un quarto d'ora fuori in attesa che il giocatore del Feyenoord finisse la sua conferenza ha deciso di limitare al minimo il suo intervento e andare via dopo aver risposto soltanto ad una domanda.