Sergio Conceiçao infiamma Porto-Juve: “CR7 il migliore, ma questo non è sport individuale”
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Il Porto non vuole essere la vittima sacrificale della Juventus negli ottavi di Champions League 2020/2021 e le parole di Sergio Conceiçao sono piuttosto significative. Il tecnico dei Dragoes, che nell'ultima partita hanno pareggiato 2-2 col Boavista, nella conferenza stampa alla vigilia del match contro i bianconeri ha parlato del modo in cui i suoi ragazzi dovranno affrontare i campioni d'Italia in carica: "Concentrazione massima, quello che è successo nelle ultime gare non è normale. Sono nervoso per natura e mi arrabbio. Ne abbiamo parlato con i giocatori, non è normale subire tanti gol in campionato, ha a che vedere con la forma con cui attacchiamo e gli spazi che concediamo alle ripartenze".
Capitolo CR7. L’ex giocatore di Inter, Parma e Lazio ha parlato e elogiato il suo connazionale Cristiano Ronaldo che torna a giocare in Portogallo: “Non è uno sport individuale, anche se parliamo di Cristiano Ronaldo, che il migliore al mondo. Dobbiamo ridurre lo spazio di Cristiano, capendo quello che si cerca: in area di rigore è un giocatore letale, e dobbiamo lavorare su tutti i loro movimenti d’attacco, non solo i suoi”.
Il suo passato italiano gli ha invece insegnato molto per il suo attuale percorso professionale: “Gli anni che ho passato in Italia sono stati molto importanti, al tempo era forse il campionato più duro del mondo. Con i differenti tecnici che ho avuto ho appreso molto. Ma essere allenatore è un ruolo completamente diverso da quello del giocatore”.
Infine Sergio Conceiçao ha ricordato il suo primo trofeo alzato quando è arrivato in Italia: "Ricordo il mio primo titolo, vinto a Torino, contro la Juve di Zidane e Del Piero. Ho fatto il gol del 2-1 dopo che Del Piero aveva pareggiato il gol di Nedved. L’Italia è il mio secondo Paese e mi sono trovato benissimo, a Roma, a Parma, a Milano; forse un po’ meno dal punto di vista sportivo a Milano (nell'Inter, ndr), ma conservo sempre un ricordo bellissimo".