video suggerito
video suggerito

Sergio Conceiçao infiamma Porto-Juve: “CR7 il migliore, ma questo non è sport individuale”

Sergio Conceiçao ha parlato alla vigilia della gara di andata degli ottavi di finale di Champions League tra Porto e Juventus e ha avvisato i suoi sulla forza della squadra bianconera: “In alcuni momenti dovremo stare un po’ più bassi a difenderci, vista la forza della Juve.” Su Cristiano Ronaldo: “Il migliore al mondo”.
A cura di Vito Lamorte
36 CONDIVISIONI
Immagine

Il Porto non vuole essere la vittima sacrificale della Juventus negli ottavi di Champions League 2020/2021 e le parole di Sergio Conceiçao sono piuttosto significative. Il tecnico dei Dragoes, che nell'ultima partita hanno pareggiato 2-2 col Boavista, nella conferenza stampa alla vigilia del match contro i bianconeri ha parlato del modo in cui i suoi ragazzi dovranno affrontare i campioni d'Italia in carica: "Concentrazione massima, quello che è successo nelle ultime gare non è normale. Sono nervoso per natura e mi arrabbio. Ne abbiamo parlato con i giocatori, non è normale subire tanti gol in campionato, ha a che vedere con la forma con cui attacchiamo e gli spazi che concediamo alle ripartenze".

Capitolo CR7. L’ex giocatore di Inter, Parma e Lazio ha parlato e elogiato il suo connazionale Cristiano Ronaldo che torna a giocare in Portogallo: “Non è uno sport individuale, anche se parliamo di Cristiano Ronaldo, che il migliore al mondo. Dobbiamo ridurre lo spazio di Cristiano, capendo quello che si cerca: in area di rigore è un giocatore letale, e dobbiamo lavorare su tutti i loro movimenti d’attacco, non solo i suoi”.

Il suo passato italiano gli ha invece insegnato molto per il suo attuale percorso professionale: “Gli anni che ho passato in Italia sono stati molto importanti, al tempo era forse il campionato più duro del mondo. Con i differenti tecnici che ho avuto ho appreso molto. Ma essere allenatore è un ruolo completamente diverso da quello del giocatore”.

Infine Sergio Conceiçao ha ricordato il suo primo trofeo alzato quando è arrivato in Italia: "Ricordo il mio primo titolo, vinto a Torino, contro la Juve di Zidane e Del Piero. Ho fatto il gol del 2-1 dopo che Del Piero aveva pareggiato il gol di Nedved. L’Italia è il mio secondo Paese e mi sono trovato benissimo, a Roma, a Parma, a Milano; forse un po’ meno dal punto di vista sportivo a Milano (nell'Inter, ndr), ma conservo sempre un ricordo bellissimo".

36 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views