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Serginho straziato dal dolore per il figlio morto: “Mio amato Diego, mi manchi ogni giorno di più”

L’ex difensore del Milan ha condiviso ancora un post sui social nei quali dà sfogo alla tristezza struggente che lo accompagna da quando, 3 mesi fa, è morto il figlio. “Il dolore e la nostalgia saranno eterni, chiedo a Dio di insegnarmi a conviverci”.
A cura di Maurizio De Santis
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Diego è morto a 20 anni. Sono trascorsi tre mesi da quando il cuore di Serginho è finito in pezzi per la perdita del figlio, non riesce a trovare pace a causa di quel dolore straziante, della tristezza struggente, dei ricordi che affollano la mente, dell'assenza che gli ha lasciato un gran baccano dentro. È stordito, affranto, non sa quando ne uscirà e come. L'ex difensore brasiliano del Milan ha condiviso sui social il suo stato d'animo, lo ha fatto pubblicando una foto nella quale è abbracciato al ‘suo ragazzo' strappato alla vita troppo in fretta. A corredo dell'immagine ha anche scritto un messaggio: parla al giovane che non c'è più.

Il messaggio colmo di dolore: "Mio amato figlio, mi manchi ogni giorno di più"

"Tre mesi senza di te, mio amato figlio, amico e compagno fedele. Mi manchi ogni giorno di più", si legge nell'incipit del post. Basta quella frase per captare il dramma che sta vivendo l'ex giocatore, rincuorato dai commenti dei tifosi, degli utenti che provano a incoraggiarlo mostrandogli grande vicinanza emotiva in questo momento molto difficile. Perché non è vero che il tempo medica, guarisce e tutto passa. Certe ferite ti restano addosso per sempre. certe cose le superi ma non puoi dimenticarle credendo basti il trascorrere dei giorni.

Anzi, il silenzio che c'è intorno è terribile da sopportare. Serginho racconta come la quotidianità sia dura da tollerare, come andare avanti nonostante tutto sia un gran peso piazzato sul cuore. Gli manca tutto e confessa la "nostalgia delle piccole cose, dei messaggi, delle chiamate, degli abbracci stretti delle tue risate. Senza le tue lamentele e soprattutto quei papà ti voglio bene".

La Fede in Dio è la luce in fondo al tunnel. Serginho lo percorre e spera di lasciarlo alle spalle, di tornare appena possibile a una vita ‘normale'. Spera, prega, chiama la Provvidenza in soccorso. "Ogni giorno chiedo a Dio come sarà senza di te al mio fianco – dice ancora l'ex calciatore -. Sappiate che i giorni sono molto difficili. Il dolore e la nostalgia saranno eterni ma chiedo a Dio ogni giorno di mostrarmi la strada, insegnarmi a convivere con questo dolore e con questo vuoto. Da tuo padre Sergio, ti amo per sempre".

A ottobre scorso un altro post struggente: "Tuo padre ti ama oggi, domani e per sempre"

A ottobre scorso Serginho aveva scritto un altro messaggio altrettanto commovente nel quale s'interrogava raccomandava l'anima di Diego a Dio. "Il vuoto nei nostri cuori è immenso perché ci mancano la tua presenza fisica, il tuo amore e la tua fedeltà di figlio e amico. Dio ha un disegno per noi anche se ancora non abbiamo la comprensione, anche se non ci credo ancora che te ne sei andato. La volontà di Dio è più grande della nostra, presto saremo di nuovo insieme. Stai con Dio figlio mio. Noi andremo avanti giorno dopo giorno convivendo con questo dolore e con questo vuoto e con la sensazione che manchi sempre qualcosa…. tuo padre ti ama oggi, domani e per sempre".

Un ‘Concorde' in rossonero, con il Milan Serginho ha vinto tutto

Serginho ha indossato la maglia del Milan dal 1999 al 2008, periodo durante il quale ha giocato 281 partite ufficiali, segnato 24 gol e collezionato un bel po' di trofei. Ha messo in bacheca uno scudetto, una Coppa Italia e una Supercoppa italiana, cui si aggiungono i successi anche in campo continentale: due Champions League, due Supercoppe europee e un Mondiale per club. Lo chiamavano ‘Concorde', paragonandolo alla velocità supersonica dell'aereo per come sfrecciava sulla corsia di sinistra e interpretava il suo ruolo di terzino.

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