Sepp Blatter è ancora nei guai. In Svizzera si indaga su un ‘prestito’ a Trinidad
L'ex presidente della Fifa Sepp Blatter rischia di finire ancora nei guai. Perché in Svizzera Blatter è stato accusato di aver concesso un prestito da un milione di dollari nel 2010 alla Federcalcio di Trinidad & Tobago. Ora l'ex numero uno del calcio mondiale può finire a processo. Qualche anno fa Blatter, a causa di scandali finanziari, si era dimesso da presidente della Fifa. Sarebbero indagati anche l'ex vicepresidente Warner e due direttori amministrativi.
Nuova indagine sull'ex presidente Blatter
Una nuova indagine coinvolge Sepp Blatter, 84enne ex presidente della Fifa, che in Svizzera è stato accusato per un prestito da un milione di euro. Secondo l'accusa il prestito sarebbe stato effettuato con dei fondi prelevati da un conto della Fifa, il 13 aprile 2010. Questo prestito non era legato ad alcun tipo di progetto, non era garantito ed è stato poi condonato. Nelle indagini federali, svizzere e americane, si noterebbero dei pagamenti irregolari a beneficio di Jack Warner, ex vice presidente di Blatter e che avrebbe utilizzato quel denaro per le elezioni politiche in Trinidad & Tobago, dove fu poi nominato ministro dei lavori pubblici e dei trasporti. Sarebbero indagati anche due ex funzionari di prim'ordine della Fifa: Jerome Valcke, ex segretario generale, e Markus Kattner, già direttore finanziario.
Sepp Blatter accusato di corruzione nel 2015
Una vita nel calcio per Blatter, che dopo essere stato segretario generale della Fifa per 17 anni divenne presidente dello stesso organo nel 1998 e rimase in sella fino al giugno del 2015, quando fu costretto alle dimissioni a causa di uno scandalo finanziario. Pochi mesi dopo lo svizzero fu squalificato per 8 anni (la condanna fu ridotta a 6 anni) per corruzione. L'ex vice Jack Warner fu accusato di aver ricevuto una tangente da 10 milioni di dollari, le ebbe per assegnare i Mondiali al SudAfrica, e ne avrebbe poi incassati ulteriori 5, secondo l'accusa, per sostenere la candidatura della Russia ai Mondiali 2018.