“Sei sempre tu”, perché Conte è contro Maresca: c’è un precedente
Il finale burrascoso di Udinese-Inter e la ricostruzione di quanto accaduto all'interno del tunnel che porta allo spogliatoio occupano la scena dell'anticipo di campionato giocato alla Dacia Arena. Il risultato del campo (0-0) lascia l'Inter al secondo posto e le permette di rosicchiare un punto al Milan (campione d'inverno) battuto in casa dall'Atalanta ma è contrassegnato dalle polemiche durissimi e dai toni accesi che hanno scandito il battibecco tra l'arbitro Maresca, il tecnico e il dirigente Oriali.
Perché tanta animosità nei confronti del direttore di gara? La frase urlata dall'allenatore prima di essere espulso ("sei sempre tu… anche al Var") ha un precedente e fa riferimento alla partita giocata agli inizi di novembre a San Siro. Al ‘Meazza' il match dei nerazzurri col Parma finisce 2-2 e alla delusione per il pareggio fanno seguito anche i mugugni dei nerazzurri per alcune decisioni arbitrali. Una in particolare, la mancata concessione del calcio di rigore per fallo commesso da Balogh su Perisic. Il direttore di gara era Pairetto coadiuvato al Var proprio da Maresca. L'intervento irregolare del calciatore emiliano era irregolare ma né il fischietto né dalla cabina di regia arrivò indicazione differente. Per quell'episodio e per quella svista clamorosa il designatore, Rizzoli, fermò sia l'arbitro sia il collega al Var.
Ecco perché Conte si è scagliato in quel modo contro il direttore di gara. Ecco perché lo stesso Oriali non è riuscito a contenere la propria animosità. Animosità divenuta rabbia furente quando lo stesso arbitro, al rientro negli spogliatoi, ha affrontato il tecnico e il dirigente che protestavano dicendo: "Bisogna accettare anche quando non si vince".
Il malcontento dell'Inter, però, non è collegato solo a quel precedente. C'è dell'altro e fa riferimento a quanto accaduto a Udine. C'è un episodio che fa trasecolare i nerazzurri: la mancata espulsione di Arslan che, già ammonito, fa un altro fallo (su Lukaku) da sanzionare col ‘giallo' ma viene graziato dal direttore di gara.