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Seedorf non allena da tempo e denuncia: “C’è un divario di opportunità per gli allenatori neri”

Clarence Seedorf non allena ormai da cinque anni e si è dato una spiegazione: “Purtroppo c’è un divario di opportunità per gli allenatori neri. Non lavoro, ma non ho ricevuto molte offerte. Com’è per uno con la mia carriera?”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Clarence Seedorf è fermo da tanto tempo nella sua carriera di allenatore e ribadisce il suo punto di vista sul motivo dell'ostracismo nei suoi confronti, che per uno col suo passato si può spiegare – a suo dire – solo in un modo: coi pregiudizi nei confronti degli allenatori neri. Il 48enne olandese, ex centrocampista che in Italia ha vestito le maglie di Sampdoria, Inter e Milan, non allena ormai da cinque anni: era il luglio del 2019 quando fu esonerato dalla nazionale del Camerun dopo solo un anno, successivamente all'eliminazione negli ottavi della Coppa d'Africa.

Clarence Seedorf oggi è un opinionista televisivo, lui vorrebbe allenare
Clarence Seedorf oggi è un opinionista televisivo, lui vorrebbe allenare

La carriera di Clarence Seedorf da allenatore: tutte finite in pochi mesi

Ritiratosi all'inizio del 2014 dopo aver chiuso da calciatore in Brasile col Botafogo, Seedorf aveva subito iniziato ad allenare in quello stesso anno partendo dal Milan, che tuttavia lo aveva esonerato dopo sei mesi. Poi il ‘Professore' aveva inanellato altre due esperienze non fortunate in panchina: lo Shenzen in Cina (dal luglio 2016, separazione consensuale ancora dopo sei mesi) e il Deportivo La Coruna in Spagna (dal febbraio 2018), in una stagione maledetta per i galiziani, che quell'anno cambiarono tre allenatori e retrocessero. L'ultimo tecnico della serie fu appunto Seedorf, che non riuscì ad evitare la retrocessione e a fine campionato lasciò di comune accordo il Depo dopo soli cinque mesi.

Seedorf sulla panchina del Milan nel febbraio del 2014: l'avrebbe lasciata in estate
Seedorf sulla panchina del Milan nel febbraio del 2014: l'avrebbe lasciata in estate

Infine la quarta e ultima panchina dell'olandese, quella del Camerun (10 agosto 2018-16 luglio 2019), con l'esonero dopo la prematura uscita dalla Coppa d'Africa. Da allora sono passati cinque anni e abbiamo rivisto Clarence solo in TV come opinionista o in campo in qualche partita di vecchie glorie, ma non come lui vorrebbe, ovvero da allenatore. "Purtroppo c'è un divario di opportunità per gli allenatori neri. È ancora un problema – denuncia ora Seedorf al Daily Mail – Non lavoro, ma non ho ricevuto molte offerte. Com'è per uno con la mia carriera?".

La denuncia di Seedorf: "La mancanza di opportunità è un problema, guardate altre leggende"

Seedorf si riferisce ovviamente a quanto fatto da calciatore: è un vincente come pochi nella storia del gioco, essendo l'unico ad aver vinto la Champions League con tre squadre diverse, Ajax, Real Madrid e due col Milan): "Non sto dicendo che una buona carriera da giocatore porti necessariamente buoni club, ma la mancanza di opportunità è un problema. Non è solo una mia impressione. Guardate gente come Thierry Henry, Sol Campbell, Edgar Davids, Patrick Kluivert e così via. Stiamo parlando di leggende che hanno la licenza di allenatori e che vogliono allenare. Questo è il gioco di tutti e vogliamo vedere l'uguaglianza nel calcio, proprio come vogliamo vedere l'uguaglianza nella società".

Seedorf prima della finale degli ultimi Europei a Berlino
Seedorf prima della finale degli ultimi Europei a Berlino

Parole durissime, che riecheggiano quelle pronunciate un paio di anni fa, in cui attaccava specificamente l'Italia sul tema dei pregiudizi: "Mi sono chiesto perché non ho avuto altre occasioni in Italia, ho due figli nati qui. Non credo che l'Italia sia un Paese razzista, l'ho sempre sostenuto, perché dopo vent'anni credo di aver capito un po' l'Italia. Ci sono razzisti come dappertutto, sicuramente, ma non le persone. Il sistema tante volte è molto più razzista delle persone. Non si spiega come gli allenatori che sono arrivati dopo di me al Milan (Inzaghi, Mihajlovic, Montella, Gattuso, Giampaolo, ndr) hanno trovato subito una squadra, anche in Italia, ed io invece non ho ricevuto neanche una proposta. Neanche una, dopo vent'anni di Italia. È un po' strano. Non è logico e non succede solo in Italia. In tutta Europa c'è questo problema che non ci sono allenatori di colore. Non ci sono le opportunità. Io la prima proposta seria l'ho trovata in Cina".

Un rapporto del 2022 della Black Footballers Partnership ha rilevato che, mentre il 43% dei giocatori della Premier League  è nero, meno del 5% degli allenatori di calcio professionisti nelle prime quattro divisioni inglesi sono neri. "Vorrei che i giornalisti approfondissero di più il motivo per cui c'è una tale differenza tra la quantità di giocatori e allenatori neri – insiste oggi Seedorf – Il razzismo non è un'opinione. Ora abbiamo segnali di cosa significa e di come funziona. Purtroppo, questa è una battaglia che dobbiamo vincere tutti. C'è un po' di movimento attraverso la FIFA e la UEFA su questi temi. Le pari opportunità sono ciò di cui si tratta".

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