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Sebastiano Esposito cambia ruolo in Svizzera e chiama l’Inter: “Il mio sogno è tornare”

Sebastiano Esposito è in prestito al Basilea e sta facendo molto bene in questo avvio di stagione in terra elvetica. L’Inter si è tenuta il controriscatto, visto che nel 19enne stabiese crede ancora parecchio. Il ragazzo dal canto suo lavora con un solo obiettivo: “Il mio sogno è tornare all’Inter”. Se lo farà, sarà tuttavia in un altro ruolo sul campo…
A cura di Paolo Fiorenza
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Sebastiano Esposito era partito a razzo nella sua avventura in Svizzera con la maglia del Basilea, mettendo a segno 3 gol – oltre ad un assist – nelle prime 3 partite di campionato giocate ad agosto. Reti festeggiate portandosi la mano all'orecchio, mimando una telefonata dal prefisso un po' polemico: "Quell'esultanza era per le critiche che mi erano arrivate, cose del passato, dove quando facevo bene all’Inter tutti mi chiamavano e avevo tanti amici, poi l’anno dopo ho avuto un po' di difficoltà, ne avevo un po’ di meno. Ora aspetterò le chiamate di qualche finto amico", aveva detto con una punta di veleno nella lingua.

Un infortunio muscolare ha fermato ad inizio settembre il 19enne arrivato in prestito dai nerazzurri, ma il ruolino fino a questo momento certifica l'assoluta crescita del ragazzo di Castellamare di Stabia: in 12 partite totali Esposito ha totalizzato 4 gol e 4 assist. "Il segreto? La fiducia e il rispetto che altrove sono mancati. Quando c’è quello, si rende ovunque. E io ci tengo a dimostrare il mio valore", spiega alla Gazzetta dello Sport. Del resto, quando si parla di Esposito non bisogna dimenticare che a 17 anni questo ragazzo debuttava in Champions League e qualche mese dopo diventava il giocatore più giovane ad aver segnato al Meazza con la maglia dell’Inter, mettendo a segno il penalty cedutogli da Lukaku nella vittoria per 4-0 al Genoa.

Poi i due prestiti non fortunati a SPAL e Venezia, e la scorsa estate la decisione dell'Inter di mandarlo a fare ulteriore esperienza in Svizzera, in prestito con diritto di riscatto e controriscatto, visto che nel ragazzo ci credono eccome. "Cosa è andato storto l'anno scorso? Non saprei, qualcosa di sicuro. Mi spiace non essere riuscito a dare tutto ciò che avevo e sicuramente ho delle colpe, ma non sono il solo. Io ho bisogno di sentire la fiducia per dare il meglio di me e qui a Basilea ho trovato un allenatore che parla chiaro e fa ciò che dice. Ma non voglio fare polemiche, guardo avanti e sono a Basilea anche per dimostrare che potevo dare di più. Porto comunque con me tatuato il ricordo della A conquistata a Venezia. Diciamo che le prime esperienze lontano dalla famiglia non sono mai facili, ma si cresce e sono a Basilea anche per questo".

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In Svizzera sta nascendo un nuovo Esposito, anche come ruolo in campo, da attaccante a trequartista: "Nel mio rendimento c'è un po' del mio, della mia voglia, ma logicamente il tecnico è decisivo, lui sa come utilizzarmi meglio. Io ovviamente voglio dare il massimo e dimostrare quanto valgo, ma aiuta anche il fatto di giocare in una posizione che sento mia. In questa posizione mi trovo bene, mi sento a mio agio e faccio ciò che più mi piace. È un ruolo già provato tante volte in allenamento anche all'Inter, quindi ero abituato ai movimenti e a ragionare con una visione differente da quella dell’attaccante. È una posizione che mi dà fiducia, perché sento di rendere. Partendo da lontano ho una maggiore visione dell'azione, ho più opzioni. Il gol resta un mestiere da attaccanti, però in questa posizione riesco comunque ad avere e a creare tante occasioni".

Esposito lavora con un solo obiettivo, che confessa chiaramente: "Il mio sogno è tornare all'Inter, non è un mistero, ma ci sono un riscatto e un controriscatto. Per il momento sono a Basilea e se vorranno tenermi sarò felice. Ma è risaputo che il mio sogno sia giocare a San Siro con la maglia nerazzurra. L'ultima parola, in ogni caso, spetterà all’Inter". Che a qualche centinaio di chilemetri di distanza non perde d'occhio uno dei gioielli del calcio italiano.

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