Scoppia la stufa, l’ex Milan Cardacio riporta ustioni di secondo grado
Ustioni di secondo grado alle gambe ma, per fortuna, Mathías Cardacio potrà continuare a giocare a calcio. A causa dell'incidente domestico il centrocampista uruguaiano ha rischiato conseguenze ben più gravi ma se l'è cavata con lesioni ai tessuti delle gambe non particolarmente preoccupanti. Cosa è successo? È scoppiata la stufa che il calciatore aveva provato ad accendere e il liquido infiammabile che alimenta l'elettrodomestico lo ha lambito. Per fortuna la combustione del mezzo non provocato danni ulteriori, né ai familiari né all'abitazione (qualora l'incendio avesse preso piede) per l'intervento del calciatore.
È stato lo stesso Cardacio, che ha pubblicato anche una foto su Instagram, a spiegare la dinamica di quanto accaduto. Lo ha fatto bell'intervista al quotidiano di Montevideo, El Pais, chiarendo come in quel momento si trovasse a casa assieme alla famiglia nel rispetto delle norme sulla quarantena e dell'isolamento quale misura di contenimento per la diffusione del coronavirus.
Nel 2008 al Milan ma da comparsa
Cardacio, oggi 32enne, è una "vecchia conoscenza" del calcio italiano. A luglio del 2008 si trasferì in maglia rossonera, nella stessa stagione in cui a San Siro c'era Ronaldinho a deliziare i tifosi del diavolo. La sua esperienza in Italia non fu affatto esaltante: durò appena un anno e fu scandita da tanta panchina e pochissime possibilità di mettersi in mostra.
- Due le presenze da titolare per un totale di appena 46 minuti giocati nel complesso: 11 in campionato (nella partita vinta per 3-0 contro il Palermo), 35 negli ottavi di finale di Coppa Italia (persi dal Milan per 2-1 contro la Lazio nei tempi supplementari). Lasciata l'Italia, il centrocampista fece ritorno in Sudamerica indossando le maglie di Banfield, Colo Colo e Dorados prima di fare rientro al Defensor di Montevideo, clu che milita nella massima serie uruguagia.
