Scoppia la rissa nel tunnel tra Raphinha e i giocatori del Benfica: interviene la polizia per separarli
La rimonta del Barcellona contro il Benfica ha portato strascichi importantissimi che si sono protratti oltre il fischio finale dell'arbitro. I giocatori sono stati coinvolti in una rissa nel tunnel che portano agli spogliatoi: in particolare Raphinha, autore del gol della vittoria al 96′, è stato preso di mira dai giocatori avversari e ha ingaggiato una lotta con loro che sarebbe potuta finire nel peggiore dei modi.
Lo riporta Movistar, specificando anche che è servito l'intervento della polizia per separare i calciatori e far rientrare la situazione di grande allarme. Sono stati momenti di grande tensione derivati dalla partita folle che si è vista in Champions League: a 20 minuti dalla fine i portoghesi guidavano per 4-2, ma alla fine il Barça con una rimonta storia è riuscito ad avere la meglio per 5-4.
La lite tra i giocatori del Benfica e quelli del Barcellona
Impossibile mantenere la calma davanti a un risultato così. I giocatori del Barcellona sono impazziti in mezzo al campo, ma a far scattare la scintilla è stata una controversia su Leandro Barreiro: tutti al Benfica hanno cercato di convincere l'arbitro che potesse esserci un calcio di rigore in loro favore, ma dopo aver rivisto l'azione al VAR il dischetto ha lasciato correre. L'episodio ha scaldato gli animi a tal punto che Arthur Cabral è stato espulso dalla panchina per le veementi proteste.
La discussione non è finita lì ma si è protratta anche al rientro delle squadre negli spogliatoi. Nel tunnel poi è scoppiata una vera e propria rissa che ha coinvolto in prima persona Raphinha, autore della rimonta in pieno recupero, e altri giocatori del Benfica: secondo quando riportato dai media spagnoli è stato necessario l'intervento della polizia per separare i due gruppi, anche se non è stata ben chiarita la dinamica del litigio. Poco più tardi il brasiliano ha raccontato di essere stato insultato: "Mi hanno insultato a fine partita, li ho insultati a mia volta. Se loro mi rispettano, io rispetto loro. Secondo me avrebbero potuto capire la situazione, ma hanno preferito insultarmi".