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Scoppia il caso Arthur alla Juve: “Non va a genio ad Allegri, per andare ai Mondiali deve giocare”

La mancata convocazione di Arthur per il match che la Juventus giocherà a Venezia è il culmine di un rapporto con Allegri mai decollato. L’addio a gennaio appare sempre più probabile.
A cura di Paolo Fiorenza
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"Arthur è stato sfortunato", la butta lì Massimiliano Allegri nella conferenza di vigilia del match che vedrà la Juventus impegnata in casa del Venezia, prima di spiegare in cosa sia consistita la ‘sfortuna' del 25enne centrocampista brasiliano: "È arrivato tardi all’allenamento e quindi non sarà convocato". Il pugno duro del tecnico bianconero si abbatte su un giocatore che peraltro viene da cinque panchine consecutive in campionato senza aver giocato neanche un minuto, dopo essere rientrato soltanto ad inizio ottobre dall'operazione cui era stato sottoposto nello scorso luglio.

Arthur mercoledì scorso aveva invece giocato tutta la partita in Champions contro il Malmoe, ma il bilancio delle sue presenze dal rientro è impietoso: appena 256 minuti in 8 gettoni. È evidente che sono altri gli interpreti che predilige Allegri per il reparto. Nel 4-2-3-1 che ormai sembra aver stabilmente scelto il tecnico toscano, l'inamovibile è Locatelli, con uno tra Rabiot e Bentancur al suo fianco. Per Arthur resta davvero poco e non è una situazione che può andargli bene.

Il malessere del giocatore trova espressione nelle parole del suo procuratore Federico Pastorello a Tuttosport: "Arthur fu scelto per Sarri e diciamo che ha caratteristiche, anche fisiche, che non vanno a genio col calcio di Allegri. A Torino sono contenti di Arthur e di come è ripartito dopo l'intervento chirurgico, ma tenere in panchina un giocatore di questo livello è un peccato. E poi c'è il Mondiale: Tite, il CT del Brasile, ha detto ad Arthur che il posto glielo tiene, ma a patto che giochi. Per gennaio non escludiamo nulla: Spagna, ma anche Italia o Inghilterra".

Il messaggio dell'agente del brasiliano, prelevato dal Barcellona nell'ambito dello scambio con Pjanic per la cifra monstre di 72 milioni più 10 di bonus, è molto chiaro: stante questa situazione, il divorzio dalla Juventus già a gennaio sarà molto probabile. Intanto il ritardo con cui si è presentato all'allenamento certamente non giova alla sua causa: oggi a Venezia toccherà ancora a Locatelli avere le chiavi della squadra, affiancato probabilmente da Rabiot.

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