Scontri Barcellona-Real Madrid, il bilancio del Clasico: 9 arresti e 55 feriti
La protesta dallo Tsunami Democràtic c'è stata. Nelle ore precedenti al match si era parlato molto delle manifestazioni che potevano verificarsi durante Barcellona e Real Madrid e, difatti, ha provocato delle dimostrazioni pubbliche che hanno portato ad una breve pioggia di palline di plastica gialle al 56′ e all'intervento della polizia fuori dal campo. Il gioco è stato interrotto per un paio di minuti, quando i tifosi hanno gridato "Llibertat!", e le proteste hanno visto aumentare il livello dello scontro a metà partita, quando un gruppo di tifosi senza biglietto ha provato ad accedere allo stadio forzando una delle porte di accesso: decine di giovani hanno montato alcune barricate con container, recinzioni e segnali stradali e come risposta i Mossos d'Esquadra hanno sparato proiettili di schiuma contro i violenti. All'incrocio di Les Corts si sono verificati sconti tra la polizia regionale della comunità autonoma spagnola della Catalogna e i manifestanti. Il primo bilancio è di nove arresti e 46 persone ferite ma, secondo quanto riferito dal quotidiano spagnolo Marca, si alzerebbe a 55, per molti dei quali è stata necessaria l'assistenza medica.
La seconda parte della protesta aveva lo scopo di evidenziare lo slogan “Spagna, siediti e parla" ed è stato raggiunto grazie a centinaia di migliaia di persone che, con due grandi striscioni, hanno fatto apparire e sentire il motto in tutto il mondo, nonostante l’inspiegabile censura delle guardie di sicurezza private. Questa fase avrebbe dovuto avere un'altra grande azione che, a causa dell'azione della polizia, non si è sviluppata come previsto. Diversi indipendentisti hanno distribuito maschere di Lionel Messi prima dell'inizio del gioco ma nulla è stato raggiunto, dal momento che la maggior parte degli spettatori è stata costretta a gettarle nella spazzatura durante i controlli prima di entrare nel campo.