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Caso scommesse nel calcio

Scommesse, il telefono di Fagioli parla e fa i nomi: ci sono due stranieri della Juventus

Ci sono altri due giocatori della Juventus nelle chat rinvenute nel telefono sequestrato a Nicolò Fagioli e passato al setaccio degli investigatori: anche loro avrebbero scommesso e dunque rischiano ugualmente una lunga squalifica.
A cura di Paolo Fiorenza
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Nicolò Fagioli ha molto chiara la strada davanti a sé dopo essere stato travolto dalla vicenda delle scommesse su siti illegali: patteggiare con la Procura federale prima che Chiné lo deferisca (ovvero lo mandi a processo sportivo), così da ottenere lo sconto della metà rispetto alla "squalifica non inferiore a tre anni" che l'articolo 24 del Codice di Giustizia Sportiva prevede per chi scommette su partite di calcio (non importa se su piattaforme autorizzate o meno). Impossibile del resto evitare lo stop alla sua carriera, visti gli atti (e le prove ivi contenute) trasmessi alla Procura della FIGC da quella di Torino circa i comportamenti tenuti dal giocatore della Juventus.

E allora il 22enne centrocampista non solo si è autodenunciato alla giustizia sportiva dopo aver appreso di essere indagato da quella ordinaria, ma ha anche ammesso di aver scommesso su eventi calcistici (non sulla Juve, il che avrebbe prefigurato scenari più gravi), accettando dunque il suo destino. Una sua ulteriore collaborazione o l'invocazione di elementi a discolpa potrebbe ridurre ancora di più la squalifica, già dimezzata, visto che l'articolo 126 del CGS – che regola la "Applicazione di sanzioni su richiesta prima del deferimento" – prevede la "la possibilità di applicare le ulteriori diminuzioni derivanti dalla applicazione di circostanze attenuanti".

Nicolò Fagioli ha 45 presenze con la Juventus (3 gol e 6 assist)
Nicolò Fagioli ha 45 presenze con la Juventus (3 gol e 6 assist)

Fagiolì – forte dell'età – salverà così la sua carriera: nascondere la verità sarebbe stato peraltro impossibile, visto il contenuto delle chat che si trovano nel suo telefono, sequestrato e passato al setaccio degli inquirenti torinesi. Nello smartphone di Fagioli sono peraltro contenuti non solo i segreti della sua ludopatia e delle sue scommesse, ma anche quelli che riguardano altri soggetti, in primis Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo, ugualmente indagati dalla Procura piemontese e poi finiti anche loro nell'inchiesta federale.

Ma quel telefono ha fatto anche altri nomi, gente che adesso rischia ugualmente squalifiche pesanti. Se Leonardo Bonucci sapeva del problema di Fagioli avendone parlato con lui, il che potrebbe portarlo ugualmente ad essere sanzionato con una squalifica "non inferiore a sei mesi" per omessa denuncia, anche se come pare non abbia piazzato giocate, ci sono altri due giocatori della Juventus, giovani e stranieri, presenti in quelle chat.

E la loro posizione – svela Repubblica – sarebbe simile a quella di Fagioli, visto che i due, a quanto risulta da quei dialoghi, scommettevano con lui. Uno scenario che dunque rischierebbe di fermare per parecchio tempo anche la loro carriera, oltre che danneggiare pesantemente la stessa Juventus, che potrebbe perdere in un colpo solo non uno ma tre suoi giovani campioncini. Intanto i tempi per la squalifica di Fagioli saranno brevi: se confermerà di voler patteggiare, il calciatore potrebbe chiudere la sua posizione sotto il profilo sportivo già entro la prossima settimana.

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