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Schiera il figlio e un altro calciatore squalificato sotto falso nome: arriva la pioggia di squalifiche

Pesanti squalifiche per dirigenti e calciatori di un club dilettantistico lombardo per aver aver schierato in campo due calciatori squalificati sotto falso nome: durissime sanzioni per il padre di uno dei ragazzi e per quest’ultimi che dovranno stare a lungo lontano dai campi di calcio.
A cura di Michele Mazzeo
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Immagine d'archivio
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Punizioni esemplari quelle comminate dalla Procura Federale Territoriale lombarda della FIGC ai dirigenti e tre calciatori delle squadre juniores del Paratico, squadra che milita nella seconda categoria lombarda, rei di aver messo in atto uno stratagemma illegale per aggirare le decisioni del giudice sportivo in occasione della gara tra formazioni juniores contro la Provagliese dello scorso 17 febbraio. Nello specifico la squadra giovanile del club bresciano ha fatto scendere in campo i due giocatori squalificati Luca Ferrari e Sasha Thomas Fumagalli mettendoli in distinta sotto falso nome utilizzando le identità di due loro compagni di squadra (Sebian Corsini e Stefan Cristian Salogni) che invece non hanno preso parte all'incontro.

Come si legge dal Comunicato Ufficiale numero 31 del Comitato Regionale Lombardia della LND infatti la Procura Federale ha comminato 8 mesi di squalifica al presidente del club, Roberto Tengattini, 18 mesi di squalifica al dirigente responsabile all'epoca della formazione juniores Giuliano Ferrari (papà di uno dei due calciatori mandati in campo sotto falso nome nonostante la squalifica) mostrando il pugno duro anche con i calciatori implicati nella brutta vicenda che ha riguardato il calcio giovanile dilettantistico della Lombardia.

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Otto infatti sono i mesi di squalifica inflitti ai due calciatori che hanno giocato sotto falso nome, Luca Ferrari e Sasha Thomas Fumagalli, e tre invece i mesi di squalifica comminati ad uno dei due ragazzi che hanno fatto da "prestanome", cioè a Sebian Corsini. Quest'ultimo però non è stato punito perché reo di aver ceduto la propria identità ad uno dei compagni di squadra squalificati per disputare il match contro la Provagliese, bensì perché, sebbene fosse presente nel luogo della convocazione per essere ascoltato dai rappresentati della Procura Federale, ha abbandonato la sede dove si sarebbe dovuta svolgere l'audizione non fornendo nessuna valida giustificazione per il suo allontanamento volontario. Squalifiche che i calciatori dovranno scontare ora nel nuovo campionato a cui partecipano dato che nel frattempo sono passati dalla formazione juniores a quella Under 21 del

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