Scaroni parla del futuro del Milan: “Ibrahimovic resta, siamo già al lavoro per la prossima stagione”

Per il Milan questa è un'annata molto particolare, al di là del cambio di allenatore che non ha dato grandi benefici. Un trofeo è stato vinto, ma il posto in Champions è una pia illusione. Si parla tanto del futuro: del nuovo allenatore e del nuovo direttore sportivo. Il presidente Scaroni in un'intervista a ‘La Gazzetta dello Sport' ha spazzato via una serie di voci e ha fatto chiarezza anche sugli obiettivi del club, al quale non basterebbe vincere due trofei per salvare la stagione.
"Abbiamo vinto un trofeo, siamo in corsa in Coppa Italia ma non ci basta"
Il Milan è nono, ha tante squadre davanti e rimontare fino al quarto posto è complicatissimo. Il posto in Europa può arrivare lo stesso, perché la classifica è corta e perché c'è la Coppa Italia. Il presidente rossonero traccia un bilancio netto: "Che questa è una stagione che ci lascia l’amaro in bocca, vale per tutti e in particolare per me che ho sempre detto che raggiungere la Champions fosse un traguardo obbligato. Oggi che la vediamo lontana non possiamo essere soddisfatti, però c’è anche qualcosa di positivo: abbiamo portato a casa un trofeo battendo due squadre importanti, siamo in corsa per la Coppa Italia. Non ci basta, ovvio, ma siamo già al lavoro per la prossima stagione".

Si rafforzerà la dirigenza del Milan
Si parla tanto più che del nuovo allenatore del nuovo direttore sportivo. Paratici sembra in pole position, ma ora Tare e D'Amico sembrano i nomi più caldi. Nell'intervista alla Gazzetta il numero uno del club dice: "Siamo stati molto attivi sul mercato, nessuno ha preso tanti giocatori quanto noi, ora vogliamo rafforzarci anche nella dirigenza. Non entro nel merito dei singoli nomi, osservo solo che ne leggo molti che non escono da noi: mi viene il dubbio che siano auto-candidature diffuse da chi vuol venire al Milan".
Ibrahimovic e Furlani vanno d'amore e d'accordo
Poi Scaroni, che è presidente del Milan dal 2018, spazza via ogni voce sui dissidi, totalmente presunti, tra Ibrahimovic e l'a.d. Furlani: "Li vedo lavorare assieme a Casa Milan, vanno d’amore e d’accordo. I ruoli sono chiari: Ibra è parte del management di RedBird ed è “prestato” al Milan. È stato criticato per essere stato assente, ma era malato. Zlatan: è un valore aggiunto. È stato un campione in campo e lo è anche fuori, sicuramente resterà in questo progetto".

I tre problemi del calcio italiano secondo Scaroni
Infine il presidente rossonero ha spiegato perché secondo lui il campionato italiano è meno competitivo rispetto a quello inglese e a quello spagnolo. I problemi principali sono rappresentati dagli stadi, dalle scommesse e dalla pirateria: "Quello degli stadi è forse il più facilmente risolvibile. Poi il tema delle scommesse sportive: in tre anni la raccolta è cresciuta di quasi 30 volte eppure il calcio non riceve nulla. Infine la pirateria: c’è una legge estremamente moderna che però viene applicata solo verso chi organizza la truffa ma non verso l’utente. Chi usa il pezzotto non si rende conto che sta facendo un danno alla sua squadra: parafrasando Kennedy il tifoso non deve chiedersi solo cosa la sua squadra può fare per lui ma anche cosa lui può fare per la sua squadra".