Scandalo sessuale prima dei Mondiali femminili: “Se vuole portarti a letto, devi dire di sì”
Una vicenda dai contorni oscuri che nasce da una denuncia di un calciatrice a pochi giorni dai Mondiali femminili in Australia e Nuova Zelanda. Il commissario tecnico dello Zambia, Bruce Mwape, è finito sotto indagine per cattiva condotta sessuale, con lui anche l'allenatore dell'Under 17, Kaluba Kangwa.
L'accusa è molto grave: la persona che ha rivelato cosa accade dietro le quinte dei risultati dorati della selezione africana ha spiegato che tutto avverrebbe con la complicità della Federazione. Nel corredo accessorio ci sono anche contestuali minacce rivolte alle giocatrici nel caso decidessero di parlare pubblicamente e uscire allo scoperto
"Se lui vuole andare a letto con qualcuno, devi dire di sì – ha ammesso nell'intervista al tabloid The Guardian una delle atlete che ha chiesto di conservare l'anonimato -. È normale che l'allenatore vada a letto con i giocatori della nostra squadra".
Frasi shock che fanno il paio anche con un altro dettaglio altrettanto torbido e inquietante: una fonte molto vicina alla squadra ha parlato di "azioni punitive" per scoraggiare eventuali denunce. Atteggiamenti che sarebbero tollerati dalla federazione ("sta chiudendo un occhio") per i buoni risultati del calcio femminile. "È il loro modo di mostrare e conservare una buona immagine… ma quel che non si vede è molto brutto".
Mwape è a capo della nazionale femminile dal 2018 e sotto la sua direzione lo Zambia si è qualificato per la prima volta in Coppa del Mondo: la selezione è inserita nel Gruppo C con Spagna, Giappone e Costa Rica. La vicenda dei presunti abusi sessuali inizia a settembre dell'anno scorso e adesso, per volontà della FAZ (la Federazione del paese africano), è sul tavolo della Fifa. "Sebbene non vi siano denunce ufficiali – ha dichiarato il segretario generale, Adrian Kashala – consideriamo queste accuse molto gravi e abbiamo aperto un'inchiesta". Indagine che almeno per il momento, al di là del clamore e del biasimo suscitati, non ha registrato sviluppi ulteriori.
La stessa Federazione internazionale è a conoscenza delle accuse contro Mwape da nulla trapela da parte del Comitato Etico che ha scelto la linea del silenzio assoluto in attesa che riscontri e materiale probatorio siano tali da fare luce sul caso. Una situazione spinosa, l'ennesima dopo la questione sulla capitana della Zambia che un anno fa fu esclusa dalla Coppa d'Africa perché non superò la "verifica del sesso" e adesso è regolarmente in rosa per i Mondiali.