Scandalo in Argentina, il pallone entra in porta ma l’arbitro fischia la fine della partita

I media argentini parlano senza mezzi termini di "scandalo" a proposito di quello che è successo stanotte negli ultimi istanti del match di Primera Nacional, ovvero la seconda divisione calcistica nazionale, tra Talleres de Remedios de Escalada ed Estudiantes de Buenos Aires. In pieno recupero l'arbitro ha concesso un calcio di rigore ai padroni di casa, che in quel momento stavano perdendo 1-0: il battitore designato si è fatto parare il penalty, ma sulla ribattuta il Talleres ha insaccato il pareggio. Mentre tutti esultavano nessuno si è accorto che l'arbitro aveva annullato il gol decretando la fine della partita: il punto è che le immagini mostrano il direttore di gara seguire l'evolversi della ribattuta, come se il pallone sia ancora in gioco, e soltanto quando la sfera entra in rete fischiare la fine.
Il match, valido per la 11sima giornata del Girone B della Primera Nacional, vedeva il Talleres, che è mestamente ultimo in classifica, soccombere tra le mura amiche di fronte al più quotato Estudiantes, che invece naviga nelle zone alte. Il punteggio tuttavia sarebbe potuto cambiare proprio all'ultimo istante: un lancio lungo dalle retrovie ha trovato un calciatore della squadra di casa a tu per tu col portiere avversario, il cui intervento è stato sanzionato col penalty, anche se dalle immagini sembrava aver preso netto il pallone (non c'è VAR nelle serie inferiori argentine).
Caos all'ultimo istante di Talleres-Estudiantes: il pallone entra, l'arbitro fischia la fine
Sul dischetto si è presentato Franco Vedoya, la cui conclusione, quando ormai era il 98′, è stata respinta dal portiere dell'Estudiantes Matias Budino. Sulla ribattuta, Camilo Viganoni ha segnato l'1-1, ma l'arbitro Julian Jerez – che dalle immagini pareva seguire la medesima ribattuta con grande attenzione, come se si stesse giocando ancora – ha annullato il gol a palla entrata, mentre giocatori, panchina, staff e tifosi della squadra di casa festeggiavano con grande eccitazione, inizialmente ignari del gesto del direttore di gara.
Ovviamente sono seguite proteste veementi, ma non c'è stato nulla da fare. Il regolamento stabilisce che, anche se il tempo di gioco è scaduto, l'arbitro può concedere qualche minuto in più per eseguire un calcio di rigore, ma la confusione in questo caso nasce perché evidentemente i giocatori di nessuna delle due squadre erano consapevoli che una volta tirato il penalty la partita era da considerarsi finita, ovvero che l'eventuale ribattuta non sarebbe stata valida. In ogni caso un grossolano errore dell'arbitro, che avrebbe dovuto avvisare entrambe le squadre che subito dopo la battuta del rigore il match sarebbe stato ritenuto concluso, con gol del pareggio o errore.