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Scamacca dalla strada a punta dell’Italia agli Europei: “Ho sempre fatto casino, il calcio mi ha salvato”

Dopo un’infanzia vissuta giocando a pallone nella periferia di Roma e con un rapporto conflittuale con la sua famiglia. Scamacca è stato schierato come punta titolare della Nazionale agli Europei, nonostante le critiche ricevute dal ct sul suo comportamento.
A cura di Gabriele Mento
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Nelle amichevoli di marzo era stato lasciato a casa da Spalletti, ma agli Europei Gianluca Scamacca è diventato il centravanti titolare della Nazionale. Alto 1.95, con i tatuaggi su tutto il corpo tra cui un grosso leone sulla schiena, e lo sguardo da cattivo ragazzo cresciuto nella periferia di Roma.

Le origini di Scamacca

Il numero 9 della Nazionale è nato a Fidene e cresciuto nella periferia di Roma. Fin da quando andava a scuola è stato una testa calda: "Ho sempre fatto casino. un giorno ho tagliato l'elettricità in tutto l'edificio" ha raccontato Scamacca a El Mundo. Il futuro per chi vive in quelle zone spesso può far paura. "Era difficile non finire in certi ambienti, grazie al calcio non mi sono smarrito" ha raccontato l'attaccante. Ha iniziato a giocare nelle strade della periferia di Roma, poi le giovanili poi a Roma. Già a 16 anni ha avuto la sua prima esperienza all'estero, nel PSV allenato da Ruud van Nistelrooy. Fu in Olanda che iniziarono i primi paragoni con Ibrahimovic. "Quando colpivo la palla di tacco, mi guardavano strano, mi chiedevano se volevo imitare Ibra. La verità è che guardavo i suoi video e pensavo che fossimo simili."

Il rapporto con la famiglia di Scamacca

Scamacca afferma di vedere poco il padre, che nel 2021 è stato arrestato per aver danneggiato con una mazza da baseball diverse macchine nel centro sportivo di Trigoria, mentre il nonno pochi mesi dopo è stato messo in carcere per aver minacciato di morte una persona all'interno di un bar di Fidene, puntandogli un coltello alla gola. "Sono cresciuto con mia madre e mia sorella, sono loro la mia famiglia" spiegò il giocatore.

Il rapporto con Spalletti, dalla mancata convocazione alla maglia da titolare agli Europei

Spalletti durante le amichevoli di marzo contro Venezuela ed Ecuador aveva lasciato a casa Scamacca, con il ct che aveva raccontato come quando l'attaccante romano era stato portato in Nazionale non avesse espresso il massimo, con molti che hanno ipotizzato che sia stato lasciato a casa per aver passato troppo tempo a giocare ai videogiochi.

Scamacca però rispose sul campo con l'Atalanta, con la quale ha vinto l'Europa League, commentando che "È da quando ho 16 anni che ci sono pregiudizi su di me. La gente parla ma non sta in camera con me la sera. Io non ci rimango male perché me ne frego".

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